Una pittura simile agli alberi, che purifica l’aria dallo smog: si chiama AirLite la vernice ecologica che a Milano si sta usando per gli edifici pubblici
Cento metri quadri di pareti dipinte equivalgono a cento metri quadri di bosco: non è fantascienza, ma una nuova tecnologia applicata all’edilizia per cui con una speciale vernice si può aspirare l’inquinamento dall’aria. Si chiama AirLite, ed è una pittura ecologica in grado di assorbire lo smog: è stata messa da poco in commercio, dopo un lavoro di cinque anni da parte del suo creatore, Massimo Bernardoni.
Usare AirLite, dice Bernardoni, è come piantare degli alberi. Sì, perché questa vernice ecologica funziona come tutte le altre, quindi può essere usata da chi chiunque e dappertutto, con il solo difetto di costare in più rispetto alle altre (4/5 euro a metro quadro), è inodore e non contiene metalli pesanti o antivegetativi. Ma soprattutto ha il potere di assorbire gli agenti inquinanti, e per questo motivo a Milano ora la si sta usando negli edifici pubblici grazie a Retake, associazione che sta portando avanti con le scuole pubbliche il progetto “Bosco invisibile” per portare la vernice ecologica nelle aule.
E così, a partire dalla scuola Mameli, dove i bambini hanno ridipinto con AirLite le loro aule insieme ai propri genitori, molte scuole hanno aderito all’iniziativa: l’ultima, in ordine di tempo, è stato l’Istituto Moreschi, edificio di fine Ottocento, dove la dirigente scolastica, entusiasta all’idea di fare del bene all’aria della città semplicemente mettendo a nuovo un edificio, ha già in mente di ridipingere la facciata dell’Istituto, con l’approvazione della Sovrintendenza dei Beni Culturali.
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