Diete: le migliori del 2023 per proteggere il cuore
Un'alimentazione sana fa perdere peso e tutela la salute
Secondo i medici e nutrizionisti Usa esistono delle diete, più appropriate rispetto ad altre, che oltre a far perdere peso fanno bene al cuore. Una vera e propria classifica, stilata dagli esperti dell’US News & World Report che, per il sesto anno consecutivo, mette al primo posto la dieta mediterranea.
Un’alimentazione sana non solo permette al corpo di mantenersi in forma e perdere peso, qualora sia necessario, ma protegge anche la salute. Esistono dei cibi, infatti, che più di altri fanno bene al cuore. Secondo la classifica stilata dai medici e nutrizionisti americani dell’US News & World Report ci sono alcune diete da considerare migliori in assoluto e altre da prendere in considerazione come le peggiori. A vincere, anche quest’anno e per il sesto di seguito, è la dieta mediterranea, considerata il top a livello di equilibrio tra nutrienti, proteine e calorie necessarie. Tra le peggiori, invece, gli esperti americani avrebbero indicato la tanto ‘sponsorizzata’ dieta chetogenica.
Dieta mediterranea sempre al top
Secondo i medici e nutrizionisti americani alcune diete sono più indicate per prevenire le malattie del cuore. Anche nel 2023 la dieta mediterranea sembra non avere eguali e guadagna difatti il primo posto. Questo tipo di alimentazione, che si sviluppa appunto tra i paesi del bacino mediterraneo, non prevede l’utilizzo di cibi processati e mette alla base verdure fresche stagionali e cereali (meglio se integrali). Compreso in questa dieta il consumo di legumi e carni rosse (anche se quest’ultimo non a livello giornaliero), poi uova, olio extravergine d’oliva, latticini e carni bianche e un bicchiere di vino rosso. Si tratta, come nel caso delle altre diete considerate le migliori per il 2023, di un tipo di alimentazione che prevede un maggior consumo di frutta, verdura e cereali integrali. Inoltre alimenti sani e stagionali contribuiscono a ridurre le malattie cardiache, ma anche alcune forme di cancro.
La classifica, stilata dagli esperti americani, si basa a tal proposito su tre parametri: salubrità, sicurezza e facilità nell’essere seguita. E se a primeggiare è la dieta mediterranea a seguire si trovano, a pari-merito, le diete DASH e flexitariana. La prima sta ad indicare l’acronimo inglese di Dietary Approaches to Stop Hypertension ed è indicata per contrastare l’ipertensione. In questo caso si consumano alimenti a basso contenuto di grassi e sodio. Nel secondo caso (dieta flexitariana) si tratta di una dieta vegetariana flessibile, che prevede cioè un consumo occasionale anche di carne rossa e pesce.
Tra migliori e peggiori: pregi e difetti delle diete
Nella top ten delle diete migliori si trovano poi la dieta Mind, la dieta TCL e quella Mayo Clinic che ‘paraggia’ con il regime alimentare volumetrico. Ancora la WeightWatchers (consigliata anche per chi soffre di diabete) e la dieta antinfiammatoria del Dr Weil e per concludere la Dieta Ornish. Nel complesso, le classifiche stilate dall’US News & World Report sono in realtà varie e comprendono, ad esempio, le migliori diete dimagranti, o dimagranti veloci, quelle per il cuore o il diabete e poi ancora quelle più facili da seguire. Gli esperti americani hanno anche indicato altre diete, alcune delle quali molto famose, come invece le peggiori da seguire, sopratutto se si hanno alcuni problemi di salute.
Si tratta di piani alimentari che non hanno flessibilità e appaiono eccessivamente restrittivi. Queste caratteristiche potrebbero causare, sopratutto nel lungo termine, squilibri nutrizionali importanti. Tra le peggiori diete dell’US News & World Report troviamo la dieta crudista e anche la tanto diffusa dieta chetogenica. Quest’ultima prevede un regime alimentare iperproteico con una riduzione drastica dei carboidrati. Nessun cereale, legume o verdure amidacee; persino la frutta, anche se con rare eccezioni, non è prevista dalla cheto. E a completare la lista delle diete sconsigliate la Atkins, Optavia e SlimFast. L’ultima, in particolare, potrebbe rischiare di non consentire alle persone di abituarsi ad un’alimentazione sana, derivata dal consumo di cibi sostitutivi (barrette o frullati). In conclusione, per mantenere il corpo in salute esso deve essere nutrito sempre in maniera equilibrata.