Il MiTe presenta al Festival del Cinema di Venezia il concorso Screen In Green
In occasione della 78° edizione della Mostra d'Arte Cinematografica il Ministero della Transizione Ecologica racconta alcuni dettagli del progetto pensato per i giovani
A Venezia, in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il MiTe ha presentato il concorso Screen In Green dedicato ai giovani dai 18 ai 30. Si tratta di un percorso innovativo pensato per parlare di transizione ecologica in maniera creativa e originale. Il Ministero della Transizione Ecologica lo ha annunciato anche sui suoi canali social ufficiali, raccontando alcuni dei dettagli dell’iniziativa.
Screen In Green è un concorso di scrittura per il cinema e l’audiovisivo; come fa sapere il Mite, si tratta di un progetto pensato per i giovani talenti, tra i 18 e i 30. A ciascuno dei partecipanti è data la possibilità di declinare la propria passione per il mondo della cinematografia in ottica green; questo significa che si prevede verranno realizzate sceneggiature originali per cortometraggi, film e serie tv sui temi della transizione ecologica.
Le fasi di Screen In Green e lo scopo del concorso
L’iniziativa è promossa dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission; il concorso Screen In Green si svilupperà in due fasi: nella prima saranno selezionati i progetti, nella seconda, gli autori dei progetti migliori, potranno presentare i loro lavori a produttori e network. Tra tutti i progetti ne saranno scelti tre a cui sarà fornito un ulteriore finanziamento al fine dello sviluppo del progetto stesso.
Il bando del concorso sarà pubblicato il 22 settembre prossimo in occasione del Premio Solinas. I vincitori saranno proclamati entro la fine dell’anno 2021. Screen In Green ha lo scopo, come tiene a precisare il Mite, “di aumentare la consapevolezza sulle tematiche legate al cambiamento climatico e alla transizione ecologica. Inoltre continua così l’opera di coinvolgimento di tutte le arti affinché le tematiche ambientali riescano a contaminare positivamente tutte le narrazioni“.
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