L’ICEBERG ALLA DERIVA NELL’ATLANTICO SI STA SFALDANDO: IL PERICOLO RIMANE
I cambiamenti climatici costituiscono una realtà ormai consolidata. Purtroppo infatti gli equilibri naturali presenti sul nostro Pianeta sono intaccati dalle conseguenze delle azioni umane. Il surriscaldamento globale è riscontrabile sostanzialmente in ogni zona della Terra, ma ci sono alcuni spot che inevitabilmente risentono in maniera maggiore di questo particolare evento. Come immaginabile parliamo delle zone limitrofe ai due poli, celebri per essere la riserva di ghiaccio perenne del Pianeta. Proprio da queste zone spesso si staccano dei grandissimi pezzi di ghiaccio, definiti iceberg.
Qualche giorno fa vi avevamo raccontato una storia assurda: uno di questi giganti gelati è alla deriva nell’Oceano Atlantico e sembra minacciare un piccolo arcipelago battente bandiera britannica. Vi dobbiamo assolutamente un aggiornamento a riguardo…
La clemenza di Madre Natura
Parliamo di A-68A, un pezzo di ghiaccio originariamente grande quanto l’isola di Cipro. Questo, staccatosi dalla piattaforma antartica Larsen C, nel giro di tre anni si è spaventosamente avvicinato allo stato insulare della Georgia del Sud, nell’Oceano Atlantico meridionale.
Rispetto all’ultima volta in cui vi abbiamo parlato di “Giant Berg”, la situazione è decisamente migliorata. L’iceberg infatti ha compiuto una rotazione di 180°, frantumandosi in diversi pezzi. Non è ancora chiara la causa del cambiamento di rotta, ma tirando le somme si tratta di una buona notizia. Arrivato a soli 120 chilometri dalla costa della Georgia del Sud infatti questo gigantesco ghiacciolo sembra aver risparmiato la biodiversità dell’intera zona.
Il pericolo non è ancora definitivamente scongiurato, ma il fatto che questo iceberg si sia frantumato in diversi pezzi diminuisce certamente le probabilità di esiti nefasti. Inizialmente infatti la divisione ha generato una massa galleggiante di 144 chilometri quadrati, denominata A-68D. Questa, a sua volta, ha dato vita a A-68E e A-68F, di dimensioni decisamente ridotte rispetto all’ormai celebre Giant Berg.
Come detto però l’arcipelago britannico non può definirsi ufficialmente salvo. Gli esperti infatti sostengono che la corrente circumpolare antartica potrebbe generare nuovi cambiamenti di rotta, riavvicinando i pezzi di iceberg alla Georgia del Sud.