Durante le feste si producono più rifiuti rispetto al resto dell’anno. Ma anche quello che avanza dalla tavola deve essere differenziato in maniera corretta. Ad esempio, forse non tutti sanno dove si buttano lo stampo del panettone o i gusci dei molluschi. Per ridurre l’inquinamento è necessario, però, saper agire in maniera responsabile.
Lo affermano diversi dati: le feste di Natale sono uno dei periodi dell’anno in cui si producono più rifiuti. Non si tratta solo di imballaggi e carte regalo, ma anche scarti legati agli alimenti che si consumano per pranzi e cenoni. Uno fra tanti è lo stampo del panettone, che per molti potrebbe restare un vero mistero. Poi ci sono anche i gusci dei molluschi, che qualcuno confonde troppo spesso con gli scarti alimentari. Dunque, per cercare di ridurre al minimo l’inquinamento, anche sotto le feste, è importante sapere differenziare in maniera adeguata.
Come differenziare alcuni rifiuti più diffusi
Per quanto riguarda lo stampo del panettone, come prima accortezza, occorre chiarire che non tutti gli involucri sono uguali. Infatti, se alcuni sono riciclabili, altri potrebbero esserlo meno. Ad ogni modo, risulta opportuno separare le confezioni in maniera corretta. Il cartone esterno può essere differenziato con la carta, il sacchetto che contiene il dolce può finire nella plastica. Per lo stampo, invece, bisogna prestare attenzione ai residui di cibo. Quando si tratta di materiale compostabile allora potrà essere gettato tra i rifiuti organici, ma quando questo non è espressamente specificato, allora il bidone più opportuno sarà quello del secco indifferenziato.
Un discorso preciso si può fare con un’altra vivanda consumata in questi giorni: il pesce. In particolare, quello che potrebbe destare particolare dubbio sono, spesso, i gusci di cozze o vongole. Tanti, infatti, fanno l’errore di gettare questi rifiuti tra l’organico, considerandoli scarti alimentari. In realtà il loro posto è un altro. I gusci dei molluschi, infatti, pur essendo composti da materiale naturale, sono molto duri e difficilmente degradabile (basta tenere conto che si tratta di animali che vivono in acqua!). Le conchiglie sono costitute per gran parte di carbonato di calcio, materiale calcareo e non organico. Di conseguenza, non potendosi classificare come scarti organici, i rifiuti derivati dagli spaghetti ai frutti di mare, vanno gettati nell’indifferenziato non riciclabile.
Creativi e sostenibili
Tuttavia, alcuni Comuni smaltiscono i gusci di cozze e vongole insieme agli scarti organici. A tal proposito, dunque, prima di gettare il guscio dei molluschi è opportuno informarsi presso l’azienda di smaltimento rifiuti. Una soluzione particolarmente ecologica e sostenibile, invece, potrebbe essere quella di riutilizzare queste conchiglie. Magari creando dei graziosi segnaposto o delle decorazioni per la tavola, ovviamente dopo averle lavate accuratamente. Ciò che conta, in ogni caso, è prestare molta attenzione anche al modo in cui si differenziano tutti i rifiuti prodotti durante le feste.
Evitare sprechi e conservare i cibi ancora in buono stato anche al termine del banchetto di festa. Festeggiamenti sostenibili sono possibili, ma la base di partenza resta sempre assumere un atteggiamento responsabile anche verso il modo in cui ci si approccia alla tavola. Un dolcetto in più è concesso, ma cercando sempre di rispettare l’ambiente.