In uscita un nuovo testo dedicato alla transizione energetica e che affronta la situazione da una prospettiva originale e particolarmente importante. Il libro è di Stefano Fantacone e Demostenes Floros e si intitola Crisi o transizione energetica?
Come chiarisce il sottotitolo affidato al libro di Fatacone e Floros, Crisi o transizione energetica? si chiede in che modo: “il conflitto in Ucraina cambia la strategia europea per la sostenibilità”. Tante le domande che il testo affronta e cerca di approfondire donando possibili risposte.
“Quali sono e da dove originano i limiti della strategia europea, che sono anche i limiti della strategia italiana? Per quali ragioni ci troviamo a discutere di sicurezza energetica dell’Europa dopo che per anni non abbiamo neanche immaginato che quest’ultima potesse essere un problema? E quali mutamenti di scenario comporta oggi la guerra in Ucraina, con la conseguente volontà europea di ridurre la dipendenza dalle esportazioni di petrolio e gas naturale della Russia?“.
Crisi o transizione energetica? – Il testo
Nel libro nato dall’idea di Stefano Fantacone e Demostenes Floros si affronta l’attualissimo tema della transizione ecologica, offerto da una prospettiva importante. Infatti, dopo la diffusione della pandemia da Coronavirus la strategia europea per la sostenibilità, si è trovata a doversi confrontare con la scarsità di fonti energetiche tradizionali. A mancare, come suggerisce la sinossi del libro, sono state anche le tecnologie che permetterebbero di completare il passaggio alle fonti naturali. A questi fattori, già fortemente debilitanti, si aggiungono le conseguenze scaturite dal drammatico conflitto che, ancora oggi dallo scorso 24 febbraio, sta colpendo l’Ucraina.
L’Europa, difatti, ha una forte dipendenza dalle forniture di gas naturale dalla Russia. Ma la guerra ha spinto a ripensare e riorganizzare le modalità per compensare al fabbisogno energetico. Tuttavia, come suggeriscono Fantacone e Floros nel testo Crisi o transizione energetica?, le possibilità di diversificare le importazioni di energia sono esigue. A questo si aggiungono le prospettive, sempre in continuo aumento, di cadere nella scarsità di forniture. “I fattori geopolitici potrebbero in breve tempo divenire preminenti, qualora proprio la riconfigurazione dei mercati dell’energia rinsaldasse l’asse fra Russia e Cina, accentuando la preminenza dell’Asia nelle produzioni manifatturiere“. In conclusione, dunque, gli autori suggeriscono che il conflitto potrebbe accentuare il conflitto energetico ponendo, forse, fine alla globalizzazione dei mercati, lasciando l’Europa impreparata.
Gli autori
Stefano Fantacone è, dal 2010 direttore del Centro Europa Ricerche, organizza l’attività di analisi e previsione dell’istituto. Esperto di valutazione quantitativa delle politiche pubbliche e di modelli di previsione macroeconomica, svolge abitualmente relazioni pubbliche sull’andamento dell’economia italiana e internazionale presso sedi istituzionali (Ministero dell’Economia e delle Finanze, Cnel, Corte dei conti, Ufficio parlamentare di Bilancio) e per conto di alcune delle principali associazioni sindacali e datoriali.
Demostenes Floros è analista geopolitico ed economico. Docente presso il Master in Relazioni internazionali d’impresa Italia-Russia dell’Università di Bologna, oltre a essere responsabile e docente del IX corso di Geopolitica istituito presso l’Università Aperta di Imola (Bologna). Dal 2019, è Senior Energy Economist presso il Centro Europa Ricerche.