Un nuovo decreto promosso dal MiTe mira ad incentivare lo smaltimento corretto dei rifiuti elettrici ed elettronici. La proposta arriva in intesa con i Ministeri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e della Salute per sostenere le imprese che desiderano ottenere la certificazione Emas.
Il problema del corretto smaltimento dei rifiuti è una situazione che coinvolge diversi settori. Nel caso in cui si tratti di rifiuti ingombranti o definiti ‘speciali‘ le pratiche per una corretta gestione di recupero, riciclo e smaltimento potrebbero risultare più complicate e dispendiose.
Anche a fronte di questa situazione il Ministero della Transizione Ecologica ha studiato un decreto. Si tratta di incentivi per i sistemi certificati Emas e che riguardano i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Decreto per il rifiuti elettrici
La sigla Raee indica i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si tratta di rifiuti che derivano da prodotti che necessitano di correnti elettriche o di campi elettromagnetici per funzionare. Difatti, il simbolo Raee indica che l’oggetto in questione non deve essere smaltito come rifiuto non selezionato. Esso deve essere inviato a strutture che si occupano di raccolta separata e che provvedono al recupero e al riciclaggio. Per far sì che questo processo avvenga in maniera corretta e nel rispetto dell’ambiente, il MiTe in intesa con i Ministeri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e della Salute ha pensato al decreto per gli incentivi alle certificazioni Emas.
Tale decreto prevede, infatti, incentivi fino a 15.000 euro per impresa e 500.000 totali annui per promuovere l’utilizzo di sistemi certificati di gestione ambientale (Emas). Come spiega l’Ispra dal suo sito ufficiale, il Sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas: Eco-Management and Audit Scheme) è, per l’appunto, un sistema a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni (pubbliche e private). Quest’ultime si impegnano nel valutare, potenziare e migliorare la propria efficienza ambientale.
A chi sono destinati gli incentivi
I contribuiti sono previsti per tutte le imprese che riciclano i rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Il decreto, infatti, vuole incentivare l’introduzione volontaria, nei processi di smaltimento, dei sistemi di ecogestione e audit. Il contribuito concesso sarà pari all’importo sostenuto al fine di raggiungere la certificazione Emas. Ogni impresa beneficiaria potrà usufruire di un massimo di 15.000 euro. I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti attraverso un successivo provvedimento da parte del Direttore Generale per l’Economia Circolare del MiTe.
In conclusione, occorre precisare che, preso in considerazione il fatto che l’incentivo è rivolto a chi si attiva per ottenere la certificazione, le imprese che hanno già ottenuto la certificazione al momento della presentazione dell’istanza saranno escluse dai contribuiti.