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Inquinamento da ozono: ecco cosa stanno causando caldo e incendi

Livelli massimi raggiunti in tutta Europa stanno creando una vera situazione d'allarme

Secondo quanto indicato dall’OMS il limite di esposizione all’ozono in otto ore non dovrebbe superare i 100 microgrammi per metro cubo. Tuttavia, attualmente in diversi paesi europei si registrano concentrazioni giornaliere che superano i 120 microgrammi. Ad accentuare la situazione allarmante gli incendi e alte temperature raggiunte nelle ultime settimane.

Se gli incendi dovessero continuare ad interessare vaste aree dell’Europa e il caldo non dovesse accennare ad attenuarsi, il livello di inquinamento da ozono in tutto il Continente potrebbe raggiungere situazioni preoccupanti. Questo l’allarme lanciato dagli scienziati di Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS).

Per i ricercatori, inoltre, i livelli elevati di inquinamento già raggiunti nell’Europa meridionale, potrebbero arrivare anche le aree nord-occidentali. Le zone più a rischio, in questo momento, sarebbero la Penisola iberica e l’Italia settentrionale.

I rischi dell’inquinamento da ozono

L’ozono è in grado di causare gravi rischi alla salute umana; che, nei casi più gravi, possono degenerare in malattie respiratorie e cardiovascolari. Concentrazioni troppo elevate di questa sostanza possono causare mal di gola, tosse, mal di testa e un aumento del rischio di attacchi d’asma. Come rivela Mark Parrington, uno dei ricercatori del CAMS: “Il Clean Air Alliance stima che l’inquinamento da ozono sia la causa di circa un milione di morti in più all’anno. Per questa ragione, è fondamentale monitorare i livelli superficiali di ozono”. Questa sostanza si presenta come uno dei principali inquinanti atmosferici in grado di danneggiare, non solo la salute umana, ma anche agricoltura ed ecosistemi. Nel concreto, l’ozono (O3) è un gas reattivo che si trova all’interno di due strati dell’atmosfera: la stratosfera e la troposfera.

Lo strato di ozono nella stratosfera protegge la Terra e la vita su di essa dalle radiazioni ultraviolette del Sole. Se però si trova ad altitudini diverse può generare un doppio rischio. Infatti, l’ozono può regolamentare la composizione atmosferica fungendo da potente gas serra e inquina come uno dei principali componenti dello smog. Come riporterebbe lo studio, a metà luglio i valori di ozono hanno toccato livelli a limite in Portogallo, Spagna e Francia. La principale causa di questa forte intensità di inquinamento sono le imponenti ondate di calore che, oltretutto, sembrano intensifichino anche la portata degli incendi che stanno interessando, al momento  anche quest’anno, l’Europa meridionale. A fronte di questa condizione allarmante, gli scienziati tengono a precisare che se la situazione non dovesse trovare un rimedio, l’inquinamento da ozono potrebbe farsi sempre più preoccupante, oltre che interessare più aree.