L’ecoquartiere modenese, Ecovillaggio di Montale, prosegue le azioni green; la riforestazione non si arresta e sono quasi 3500 gli arbusti piantati in dieci anni. Si tratta di un traguardo molto importante che mira a tutelare la biodiversità e diffondere il rispetto per l’ambiente e la cultura ambientale.
Proseguono le attività di riforestazione dell’Ecovillaggio di Montale nel modenese; sono quasi 3500 gli alberi piantati nell’ecoquartiere e 1560 tonnellate di CO₂ assorbite; a queste si aggiungono 300 tonnellate di CO₂ evitate.
Un vero e proprio complesso residenziale a “misura di verde“, come lo definisce la nota che lancia il nuovo traguardo raggiunto dall’Ecovillaggio di Montale. Si tratta di un’attività ricca di spirito ecologico che mira a tutelare la biodiversità e a diffondere una, sempre più alta, cultura ambientale. A dimostrarlo l’ultimo censimento ‘green’ effettuato.
L’Ecovillaggio di Montale
Come rivela la nota lanciata dall’Ecovillaggio modenese, gli investimenti nel comparto green hanno raggiunto, in dieci anni, dei risultati importanti. L’attività di riforestazione messa in atto dall’ecoquartiere di Montale ha permesso di assorbire 1560 tonnellate di CO₂; inoltre, con il fotovoltaico è stato possibile autoprodurre 600 MWh di energia rinnovabile, evitando emissioni di ulteriori 300 tonnellate di CO₂. Diversi altri interventi a favore dell’ambiente sono in atto; tra questi il giardino terapeutico che sarà arricchito di 10 piante, 200 arbusti e 400 mq di prato accuratamente selezionati.
Si aggiungono agli interventi ecosostenibili promossi dall’Ecovillaggio anche la nuova area del benessere, attigua al Centro Servizi con il suo eco-bistrot; poi ancora la palestra e il bio-market. Attività che consentiranno a tutti gli abitanti di Ecovillaggio (ma non solo) di rilassarsi rimanendo a contatto con la natura. Secondo il censimento verde dell’ecoquartiere modenese le attività di riforestazione, hanno permesso la piantumazione di 3.500 arbusti; 120 piante e 10.000 mq di prato.
L’importanza della riforestazione urbana
Quella messa in pratica dall’Ecovilaggio di Montale è un’attività che permette di tutelare la biodiversità e diffondere, nel medesimo tempo, un rispetto per l’ambiente che, oggi, risulta essere necessario e fondamentale. Sono diverse le attività promosse nel mondo il tal senso; ma è indispensabile promuovere una cultura ambientale sempre più alta e consapevole. Silvia Pini ideatrice di Ecovillaggio ha dichiarato: “La messa a dimora di piante e siepi è stata studiata da un team di agronomi e architetti del paesaggio, per rigenerare la microfauna che si autoregola evitando l’utilizzo di pesticidi chimici, favorendo la biodiversità“.
Infatti, prosegue l’imprenditrice prosegue: “Tutta l’urbanistica è studiata per adattarsi ai fenomeni meteorologici; e le superfici sono state rese drenanti e ramificate in un sistema di irrigazione con l’acqua piovana. Quest’ultima viene raccolta dai tetti degli edifici e viene convogliata nella sottostante falda acquifera evitando rischi idrogeologici e danni economici“. Come specifica la nota: “Riforestare continuerà ad essere uno degli obiettivi principali per il futuro attraverso la selezione di piante, siepi ed arbusti in base alle loro capacità di regolare il microclima, assorbire CO₂ e polveri inquinanti“.
Mettiamo radici per il futuro
Mettiamo radici per il futuro è un progetto green promosso dalla Regione Emilia-Romagna per adattarsi anche agli Obiettivi promossi dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile; è necessario “Ripartire dal verde“, per questo la Regione, nella quali si trova l’Ecovillaggio, sta distribuendo sul territorio un milione di alberi, dando la possibilità ai cittadini di ritirarli gratuitamente. “La rotta della sostenibilità punta sul “restauro” del patrimonio verde e richiede l’impegno di tutti“, scrive ancora la nota.
Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale, ospite di Ecovillaggio Montale dell’edizione 2021 del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis e organizzato a Modena da Associazione per la Rsi ha ricordato: “Le piante sono un organismo vivente di straordinaria complessità e di enorme successo evolutivo: rappresentano oltre l’82% della biomassa del nostro pianeta. Di tutto quello che è vivo sulla terra, gli animali contano (in peso) solo per lo 0,1%“. Conclude la nota: “Rispettare le piante sarà fondamentale per la nostra salute e per garantire un futuro possibile alle nuove generazioni. Più piante significa più futuro“.
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