L’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile si sviluppa attorno all’urbanizzazione e le città; lo scopo è quello di rendere ogni comunità umana più: sicura, inclusiva, sostenibile e resiliente. In questo senso gli insediamenti umani sono considerati come uno degli sviluppi più significativi dell’ultimo secolo.
Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 paesi delle Nazioni Unite e approvata dall’ONU, l’Agenda 2030 prevede 17 Goal; ciascuno di essi mira a sviluppare un piano sostenibile e a beneficio del Pianeta e delle persone. In tal senso, l’Obiettivo 11 sorge dalla constatazione dell’importanza degli insediamenti umani; l’urbanizzazione, infatti, è uno degli sviluppi più significativi registrati nell’ultimo secolo.
L’undicesimo Goal mira a rendere le città e le comunità posti più sicuri, inclusivi, resilienti e sostenibili; un piano che tiene presente l’economia come fulcro proprio dello sviluppo dei centri urbani.
Il fulcro dell’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030
Tenendo come punto di riferimento la base che anima tutto lo sviluppo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, l’Obiettivo 11 si concentra sulle città; l’urbanizzazione, infatti, rappresenta uno degli sviluppi più importanti registrati nell’ultimo secolo. Partendo da questa prospettiva, è fondamentale considerare le città proprio come il fulcro dal quale scaturiscono le economie locali e nazionali; infatti, circa l’80% di tutte le attività economiche che si sviluppano nel mondo si concentrano nei centri urbani.
Ma se da un lato l’urbanizzazione è una risorsa ed un’opportunità, dall’altro essa rappresenta una sfida. Dal punto di vista ecologico, per esempio, le città hanno un forte impatto ambientale; occupando circa il 3% della superficie terrestre, sono comunque responsabili del consumo di oltre la metà delle risorse globali e dell’emissioni di CO2 nell’atmosfera. Quello che dunque si propone di realizzare l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 è, innanzitutto, ridurre l’inquinamento e rendere le città più inclusive, sicure, resilienti e sostenibili.
I traguardi dell’undicesimo Goal
Insediamenti partecipativi e integrati, accesso a tutti a superfici verdi e spazi pubblici sicuri; inclusione e sicurezza: soprattutto nel rispetto di donne, bambini, anziani e persone con disabilità. E anche un accesso sicuro sia agli spazi abitativi che ai trasporti. Sono questi i traguardi che l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 auspica di raggiungere; e così come ogni altro Goal, anche l’undicesimo si sviluppa attraverso punti precisi. Si parte dal primo punto che mira a garantire entro il 2030 l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base per tutti; oltre che a riqualificare i quartieri poveri. Nel secondo punto, invece, si affronta il tema dei trasporti urbani, anche questi sicuri e convenienti (oltre che sostenibili); migliorare la sicurezza nelle strade, soprattutto per le persone più vulnerabili (donne, bambini, persone con invalidità e anziani).
Il punto tre mira a potenziare: “Un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile“; mentre il quarto punto mira a salvaguardare il patrimonio culturale e naturale. Nel punto cinque dell’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 si affronta invece l’esigenza di ridurre i decessi e i problemi economici a causati entrambi da calamità; “Con particolare riguardo alla protezione dei poveri e delle persone più vulnerabili“. Il sesto e il settimo punto sono speficataemdnte rivolti all’ambiente e all’inquinamento; nel punto 6 si mira a ridurre l’impatto ambientale negativo con particolare attenzione all’aria e alla gestione dei rifiuti. Nel punto sette si mira, invece, a garantire spazi verdi sicuri e accessibili per tutti.
Come raggiungere i traguardi
Anche per quanto concerne l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030, ogni punto può essere realizzato se si tiene conto di presupposti di partenza che devono fare da base alla realizzazione del Goal. Partendo dal “Supportare i positivi legami economici, sociali e ambientali tra aree urbane, periurbane e rurali rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale“. Inoltre è necessario aumentare il numero di città e insediamenti urbani che adottano e attuano politiche integrate e di inclusione.
Importante considerare l’efficienza delle risorse anche in vista della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, alla resistenza ai disastri. Promuovere, inoltre, politiche che attuano una: “Gestione olistica del rischio di disastri su tutti i livelli, in linea con il Quadro di Sendai per la Riduzione del Rischio di Disastri 2015-2030“. Ed infine è indispensabile: “Supportare i paesi meno sviluppati, anche con assistenza tecnica e finanziaria, nel costruire edifici sostenibili e resilienti utilizzando materiali locali“.
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