Il Ministero della Transizione Ecologica e l’Agenzia delle Dogane, per prevenire l’export illegale di rifiuti, hanno avviato una collaborazione. Il direttore generale di Adm, Marcello Minenna, e il capo del Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli investimenti verdi del MiTe, Laura D’Aprile, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa; l’obiettivo comune risiede nel miglioramento della gestione e del controllo delle attività connesse alla movimentazione transfrontaliera di materiali e rifiuti.
Un’intesa nata dall’interesse condiviso rispetto alla salvaguardia del Pianeta e delle azioni legali; il Protocollo rappresenta un passo fondamentale per arginare i movimenti illegali di rifiuti, soprattutto via mare. Un traffico illecito che dall’Italia parte soprattutto verso l’Africa e l’Est Europa. Già un rapporto del 2020 delle Agenzia delle Dogane aveva mostrato una situazione allarmante che nel 2021 non è migliorata.
Verso l’eliminazione del traffico illecito di rifiuti
Nel 2020 si erano triplicati i rifiuti sequestrati per traffico illecito verso l’estero; da 2milioni e 251mila chili del 2019 si è arrivati a 7 milioni e 313mila nello scorso anno. Lo aveva rivelato il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, durante un colloquio con la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti. La situazione del 2021 non è per niente migliorata ed è soprattutto questo che ha spinto il Ministero della Transizione Ecologica e l’Adm a collaborare per la creazione di misure legislative più rigide.
MiTe e Adm, attraverso un apposito tavolo di coordinamento, hanno deciso di cooperare per garantire un controllo più efficace sul traffico dei rifiuti; controlli sia preventivi che successivi alla movimentazione transfrontaliera, con particolare attenzione ai rifiuti tessili e rifiuti di plastica. L’obiettivo è di favorire la formazione e l’informazione del personale e di promuovere, come si legge sul sito ufficiale del MiTe, iniziative legislative mediante proposte normative congiunte in ambito nazionale e/o comunitario; questo garantito anche attraverso lo scambio di tutte le informazioni utili, incluse quelle contenute nelle rispettive banche dati.
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