Un’idea innovativa e rispettosa dell’ambiente quella dello studio di design svizzero Nature Squared; si tratta di un progetto che prevede la creazione di piastrelle realizzate con gli scarti delle uova provenienti dai ristoranti. I rivestimenti per pareti, oltre ad essere green, sono più resistenti di quanto si possa immaginare; il loro nome deriva da CA, il simbolo del calcio nella tavola periodica e carré (parola ‘quadrato’ in lingua francese): sono le CArrelé e sembrano essere estremamente cool.
Come si legge su Wired, il progetto delle piastrelle sostenibili è il primo seguito dal nuovo capo di Nature Squared, Elaine Yan Ling Ng; ma l’uso di materiali riciclati e sostenibili non è nuovo per lo studio di design svizzero. Negli anni, infatti, Nature Squared ha creato rivestimenti per pareti partendo da madreperla e persino foglie di tabacco.
Le uova diventano piastrelle
Le piastrelle CArrelé nascono da gusci d’uovo scartati, raccolti dalle cucine sull’isola di Cebu nelle Filippine. L’idea è quella di rendere il settore edile meno inquinante, provando a ritualizzare materiali che altrimenti finirebbero in discarica. Come si legge su Wired, Elaine Yan Ling Ng spiega: “Molto del mio lavoro inizia esplorando la materia e poi pensando a come potrebbe essere applicata in modi diversi per spingere i confini del design“. Nel caso dei gusci d’uovo si tratta di un materiale ricco di calcio e naturalmente resistente ai raggi UV; inoltre, i gusci assorbono bene i coloranti che nello studio di design svizzero sono totalmente naturali.
I gusci di uova recuperati sono frantumati in diverse dimensioni; successivamente sono combinati con un agente legante, poi polimerizzati a temperatura ambiente, cotti ed infine tagliati in piastrelle. Al momento CArrelé sono pensate per decorare i muri, ma non si esclude l’utilizzo anche per i pavimenti. “La maggior parte delle persone vede il guscio d’uovo come un rifiuto, per me invece è un parco giochi infinito e una risorsa illimitata”, conclude Elaine Yan Ling Ng.
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