Da venerdì 16 luglio 2021 è possibile partecipare alla consultazione pubblica del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI). A renderlo noto è il Ministero della Transizione Ecologica che annuncia una consultazione della durata di 60 giorni. Il Piano nasce per far fronte alla disposizioni urgenti in merito al sostegno e semplificazione per le imprese e la pubblica amministrazione.
La nota del MiTE spiega: “Il PiTESAI è lo strumento di pianificazione generale delle attività minerarie sul territorio nazionale volto ad individuare le aree dove sarà possibile svolgere o continuare a svolgere le attività di ricerca, prospezione e coltivazione degli idrocarburi in modo sostenibile“. La sostenibilità ambientale è, infatti, alla base del Piano che si pone come obiettivo quello di sviluppare contesti che rispettino il più possibile le aree in cui le estrazioni si svolgono.
Cosa s’intende con PiTESAI
Il PiTESAI, istituito nel 2019, tiene conto di tutte le caratteristiche del territorio: urbanistiche, morfologiche, ma anche sociali e industriali. L’attenzione si concentra soprattutto all’assetto idrogeologico e alle pianificazioni delle aree marine. Ciò che maggiormente occorre tenere conto con il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee sono i possibili effetti sull’ecosistema; tra i punti presi in esame, inoltre, l’analisi delle rotte marittime, la pescosità e le interferenze con le coste. Il Piano ha come obiettivo quello di valorizzare la sostenibilità socio-economica e ambientale delle diverse aree; ma tra gli scopi del PiTESAI anche ridurre al minimo, fino ad eliminare, gli impatti delle attività up stream (ovvero l’insieme dei processi attraverso i quali si producono gas naturale, olio combustibile e petrolio). Ultimo obiettivo, ma non per importanza, è quello di accompagnare la decarbonizzazione, ovvero il processo di diminuzione del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia.
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