In Gran Bretagna un collettivo di ambientalisti ha invitato i parrucchieri a mettere in pratica un riciclo originale dei capelli; Fry Taylor, parrucchiere e uno dei fondatori del Green Salon Collective, ha mostrato come si possono realizzare filtri anti-inquinamento. I capelli, infatti, possono essere utili a produrre compost, ripulire gli sversamenti di petrolio in mare e anche per produrre energia. Come si legge su Ansa, il parrucchiere londinese ha dato dimostrazione del progetto green dal suo salone.
Fry Taylor ha spiegato nel dettaglio i passaggi del processo di riciclo dei capelli con un esperimento pratico; il parrucchiere di Londra ha rivelato: “I capelli assorbono naturalmente l’olio e lo trattengono“, si legge su Ansa. L’effetto è illustrato praticamente versando dell’acqua con dell’olio di motore in un serbatoio, poi è stata aggiunta una rete di cotone imbottita di capelli; dopo pochi secondi l’acqua è tornata pulita.
Il ‘potere’ dei capelli contro l’inquinamento
Sulla questione sono intervenuti anche gli esperti che hanno spiegato come un solo chilogrammo di capelli è in grado di assorbire fino ad otto litri di petrolio. Un’idea innovativa che potrebbe essere di enorme aiuto all’ambiente e agli ecosistemi. L’idea di usare i capelli come filtri assorbenti arriva dagli Stati Uniti; l’iniziativa green ha avuto sperimentazioni in tutto il mondo e potrebbe diventare un rimedio infallibile per ripulire il mare dal petrolio. Un esempio concreto è stato l’utilizzo del filtro anti-inquinamento durante la marea nera, nel luglio 2020, causata dall’affondamento di una petroliera giapponese al largo di Mauritius.
Dal 2020 ad oggi circa 600 saloni nel Regno Unito e in Irlanda hanno aderito al progetto; sono stati raccolti, infatti, circa 500 chilogrammi di capelli. Ripuliti diversi corsi d’acqua, a maggio del 2021 in Irlanda il filtro è servito per una fuoriuscita di petrolio; diversi anche gli impieghi come compostaggio. Il collettivo, dopo risultati positivi raggiunti in Gran Bretagna, spera di poter diffondere il progetto a tutti i paesi europei.
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