L’estate sta per tornare a deliziarci. La “bella stagione” in effetti non è definita come tale casualmente, ma proprio perché il clima più mite rende le giornate decisamente più vivibili per tutti quanti. Certo, una tale definizione risulterebbe esageratamente dispregiativa nei confronti dell’inverno. In realtà anche quest’ultimo, sotto moltissimi punti di vista, ci regala alcune possibilità uniche. In ogni caso dipingere la stagione estiva come “perfetta” sarebbe un grandissimo errore. Un po’ tutti infatti siamo a conoscenza di quella che è di fatto è una vera e propria condanna dove il clima è umido: le zanzare. Con il passare degli anni e lo svilupparsi delle tecnologie, l’uomo ha capito che esistono alcune sostanze letteralmente repellenti per questi piccoli e fastidiosi insetti.
Definire peraltro la puntura di zanzara un semplice fastidio sarebbe oltremodo riduttivo. Osservando i dati in effetti possiamo vedere come ogni anno nel mondo oltre 700 milioni di persone vengono colpite da patologie trasportate da questi insetti. Per inciso, oltre 1 milione di cittadini del mondo perde la vita ogni 365 giorni proprio a causa di una puntura e delle sue conseguenze. In ogni caso, fino ad oggi sapevamo esclusivamente quali fossero le sostanze repellenti per questi animali, ma non conoscevamo il processo che avviene dentro il loro cervello.
Segnali di allarme
Una ricerca pionieristica apparsa sulle pagine di Nature Communications ha voluto studiare proprio tale variabile: come reagiscono le zanzare alla presenza di sostanze repellenti? Il piretro ad esempio è un estratto di un fiore che, in quantitativi massicci è in grado di uccidere tale insetto provocandogli una paresi. Non a caso questo è utilizzato prettamente come insetticida biologico.
La stessa sostanza però, in quantitativi minori, funge da repellente per le zanzare. Lo studio ha infatti evidenziato la presenza di un recettore nelle antenne di questi insetti in grado di mandare un input chiarissimo di pericolo al loro cervello. Ciò avviene anche con una concentrazione esigua di piretro, pari a 5 molecole per milione. Le zanzare sono letteralmente terrorizzate da questi repellenti. Dovremmo imparare ad utilizzarli in maniera decisamente più efficace: verrebbe risparmiata la vita di moltissime persone in giro per il globo.
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