Non ha senso nascondersi dietro ad un dito. Per quanto riguarda l’ambiente ed il rispetto della natura abbiamo moltissimo da imparare dalle popolazioni del nord Europa. Queste sembrano infatti aver acquisito una coscienza molto più ampia di quella che è la questione ambientale, dando vita alle migliori iniziative ecologiche che siano mai state proposte. Oggi però vogliamo parlarvi non tanto di questioni infrastrutturali volte all’ecologia, quanto di una soluzione pratica che la Danimarca ha escogitato per far si che l’equilibrio degli ecosistemi non venga intaccato eccessivamente.
Un’ottica estremamente rivolta all’ambiente non è esclusivamente monopolio dei tre paesi che formano la penisola scandinava ossia Svezia, Norvegia e Finlandia. Come detto infatti un tale comportamento è assimilabile a moltissimi paesi del nord Europa. Anche la Danimarca negli anni ha assunto un ruolo di spicco in questo campo. La soluzione che stiamo per raccontarvi è simbolo di una mentalità realmente moderna.
Un piccolo sacrificio per il bene di tutti
La legge vigente nel Regno di Danimarca infatti impone un qualcosa di sensazionale ai proprietari terrieri. Sopra un certo standard di grandezza infatti, questi ultimi sono costretti ad adibire i propri campi non solamente per quelli che sono i loro interessi economici. Il 5% di ogni appezzamento di terreno coltivabile che supera un certo numero di ettari deve infatti essere adibito alla piantagione di fiori. Questi risultano fondamentali per il processo di impollinazione delle api, uno degli animali più colpiti dalle nefaste conseguenze dei comportamenti umani nel recente passato.
Così la Danimarca conta di fornire un vero e proprio esempio alla sua cittadinanza: l’ecosistema, e dunque la “cosa pubblica“, è molto più importante del mero e personale interesse economico. Questo peraltro può essere perseguito nel restante 95% dei terreni, come è giusto che sia. Un grandissimo esempio di civiltà fornito da uno stato all’avanguardia in questo campo come la Danimarca. Faremmo bene a seguire le loro orme.
LEGGI ANCHE: L’uomo non è immortale: uno studio calcola quanto può durare al massimo la nostra vita