La realtà che stiamo vivendo da oltre un anno è accompagnata da una terminologia ben precisa. Parole come lockdown, distanziamento, droplet e vaccino sono ormai entrate ufficialmente nel nostro vocabolario. Proprio quest’ultimo vocabolo, è quello che ci regala una grandissima speranza: quella di un pronto ritorno alla tanto desiderata normalità. Il coronavirus però non si è abbattuto esclusivamente sulla specie umana. Cani, gatti, visoni, volpi e pipistrelli sono solo alcuni esempi degli animali che sono stati trovati positivi al tampone per il Covid-19.
Dalla fine dello scorso anno le autorità sanitarie hanno approvato i vaccini per gli umani. Negli ultimi giorni invece dalla Russia è arrivata una notizia che farà contentissimi tutti quanti. Il Servizio federale per la sorveglianza veterinaria e fitosanitaria del Cremlino (Rosselkhoznadzor) ha creato il primo vaccino animale contro il Covid-19. Proprio i suddetti animali sono stati protagonisti di una sperimentazione durata diversi mesi, che ha regalato esiti davvero soddisfacenti.
Nell’interesse di tutti
Questo vaccino è fondamentale per una moltitudine di motivazioni. Anzitutto la più banale: evitare che le condizioni di salute dei nostri cani, gatti o qualsivoglia specie che ospitiamo dentro casa si possano aggravare. In secondo luogo, il vaccino sarà in grado di proteggere tutti i capi di bestiame che, una volta contagiati, andrebbero purtroppo soppressi.
Non che ai visoni protetti dal contagio da Covid-19 tocchi un destino tanto migliore. Se pensiamo al fatto che il mercato delle pellicce derivate da questi animali è capace di generare un indotto che supera i 22 milioni di euro annui, sarà più facile capire perché la Russia ha voluto ufficializzare la scoperta di questo vaccino con tanta fretta.
Senza polemizzare ulteriormente ci accontentiamo di sapere i nostri amici a 4 zampe (e non solo) protetti dallo spauracchio del Covid.
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