Ambiente

Festival di Sanremo green: la campagna ecologica vicina alla musica

È iniziata la settimana più attesa dell’anno: quella in cui su Rai 1 va in onda il Festival di Sanremo. In questi giorni siamo tutti connessi per gustarci qualche ora di buona musica e di grande spettacolo dimenticando anche solo per un po’ del difficile periodo storico che stiamo vivendo. Sanremo, oltre ad essere il festival musicale più famoso e seguito del nostro Paese, rappresenta un’opportunità per lanciare messaggi positivi al pubblico a casa.

Sanremo 2021 è affiancato da Corepla, ovvero il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica. Ciò sta donando al Festival un’aurea green e sostenibile. Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta.

Un Sanremo che pensa all’ambiente

Da ciò che è emerso finora, il Festival della musica italiana più famoso del mondo sta attuando delle strategie in difesa del nostro Pianeta. Infatti durante questa edizione sarà tassativo il riciclo di plastica e carta, a partire dalle bottigliette di acqua utilizzate dai cantanti e dai presentatori. Oltre a ciò contribuiscono anche spot radiofonici che accompagnano quotidianamente Sanremo. Non può non essere citata la trasmissione radiofonica Caterpillar, che con la voce di Filippo Colibello dichiara: “Cambia musica, non cambiare le buone abitudini.”

Sanremo 2021 è ovviamente anche un’opportunità per lasciarsi coinvolgere dai messaggi promossi dalle canzoni in gara. Comieco, il Consorzio nazionale per il riciclo di carta e cartone, ha pensato di favorire un avvicinamento tra musica ed ecologia. Ha infatti promosso per questa settantunesima edizione del Festival una playlist sul proprio canale YouTube. Quest’ultima, chiamata “Music for the environment”, conta quindici brani che come argomento chiave hanno ovviamente l’ambiente. Le canzoni scelte per questa iniziativa non sono di certo casuali, poiché fanno parte della lunga tradizione sanremese. Il messaggio che il Festival di Sanremo vuole trasmettere è forte e chiaro: occorre stare dalla parte del nostro Pianeta.

 

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