L’evoluzione della specie umana deve molto alla domesticazione. In biologia quest’ultima è considerata come il processo attraverso cui un’altra specie animale o vegetale viene resa dipendente dal controllo dell’uomo. Il primo animale addomesticato dall’uomo fu il cane lupo; quest’ultimo iniziò a vivere sotto il controllo dell’uomo circa 14000 anni fa. Tuttavia gli uomini non sono gli unici ad aver imparato ad allevare e a controllare altre specie. Ultimamente infatti è stato scoperto un pesce in grado di allevare gamberetti.
I gamberetti allevati dalla Castagnola dalla pinna aiutano a rendere fertile il giardino di alghe del pesce in cambio di protezione. Per i biologi si tratta di una vera novità e credono che lo stesso processo che regola l’addomesticazione dei gamberetti sia alla base di molti stadi dell’evoluzione umana.
I gamberetti domestici nei giardini di alghe
Come dicevamo poco fa, gli uomini non sono gli unici animali ad essere riusciti ad allevare altre specie. Le formiche sono un grande esempio di tutto ciò: queste ultime infatti sono in grado di coltivare funghi. La Castagnola dalla pinna lunga tuttavia rappresenta il primo vertebrato non umano ad assumere il ruolo di allevatore, in questo caso di gamberetti.
Questo pesce vive nell’Atlantico occidentale e si nutre delle alghe che ricoprono il fondale marino. Proprio per questo la Castagnola alleva gamberetti: questi, con i propri escrementi, rendono fertile la zona decisa dal pesce. I gamberetti, in cambio del loro servizio presso i giardini di alghe del pesce, ricevono in cambio protezione costante dai predatori.
La Castagnola infatti si nutre esclusivamente di alghe, mentre altri pesci abitanti del fondale sono ghiotti di gamberetti. Il protettore e allevatore sopracitato rappresenta però un grande problema per le barriere coralline. Infatti pur di coltivare le proprie scorte di alghe il pesce è in grado di distruggere coralli e ucciderli.
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