AmbienteInquinamento

Le particelle di argento distruggono le alghe: i risultati della ricerca

Come accade fin troppo spesso, oggi parleremo di inquinamento. L’origine è sempre la medesima: il comportamento inspiegabilmente antropocentrico della nostra specie. Eppure lo abbiamo sempre saputo: la natura non fa sconto alcuno e va rispettata in tutta la sua essenza. Al contrario, più passano i giorni e più osserviamo un aumento dei campi in cui il nostro disinteresse sta portando al verificarsi di vere e proprie tragedie ambientali. Un esempio lampante di questo genere di processi oggi è quello dell’argento disperso nell’ambiente dalla nostra specie.

No, non parliamo di collane o di gioielli preziosi, ma di quelle microparticelle di argento utilizzate in moltissimi campi come quello della moda, nei dispositivi tecnologici e nella medicina. Queste, nella maggior parte dei casi, vengono sfruttate per le proprietà antibatteriche. Prima di oggi però in pochi si erano resi conto di quanto tali particelle possano inficiare sul nostro ecosistema. Su Scientific Reports abbiamo osservato i risultati di un semplice esperimento : ed ecco che, nuovamente, l’uomo è artefice di un vero e proprio disastro ambientale.

L’argento non è sempre apprezzabile

Gli scienziati dell’Università di Ginevra hanno analizzato gli effetti che le nanoparticelle di argento hanno sull’ecosistema marino. Nello specifico, hanno analizzato accuratamente la reazione che la Poterioochromonas malhamensis (un’alga di acqua dolce) ha a contatto con quello che, innocentemente, credevamo fosse solo un sistema per combattere i batteri.

Dalle analisi, come prevedibile, l’evidenza è lampante. I rischi per l’ambiente sono incredibilmente alti. L’argento infatti sovverte completamente il processo della fotosintesi dell’alga, cambiandone drasticamente il metabolismo. Ciò significa, senza molti giri di parole, che stiamo deliberatamente scegliendo di inquinare il nostro Pianeta con una sostanza tossica. Il tutto ovviamente inficia sulla produzione di ossigeno, elemento fondamentale per il prosieguo della vita terrestre. Sarebbe dunque il caso di riflettere una volta di più sulle nostre azioni.

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