Come molti di voi sapranno, qui su BioPianeta abbiamo una speciale predilezione verso tutto ciò che è definibile “scandinavo“. Questo tarlo non deriva certo dalle origini di chi vi scrive, ma da una semplice ammirazione provata nei confronti della mentalità dimostrata dalle popolazioni e dalle politiche ambientali dei paesi del nord Europa. Qui infatti la questione dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sembra aver fatto reale breccia nel cuore di chi, prontamente, corre ai ripari. Non risulterà dunque una sorpresa il fatto che la Danimarca abbia deciso di dire addio all’estrazione di petrolio nel Mare del Nord.
Decisioni di questa portata sono proprio quelle che occorrono al nostro Pianeta per attuare una svolta che non sia solo retorica, ma toccabile con mano.
Addio oro nero
Non parliamo di un qualcosa che avverrà immediatamente. In Danimarca infatti il petrolio non è più così fondamentale già oggi, ma l’addio sperato è programmato al massimo per il 2050. Vi avevamo già parlato della realtà di Samsø, piccola isola danese che ha deciso di rendersi indipendente dai combustibili fossili.
Bene, questa decisione del governo di Copenaghen non fa altro che inseguire la medesima via: entro 30 anni la Danimarca dirà addio alle estrazioni di petrolio nelle splendide acque del Mare del Nord. Il gesto acquista un’importanza ancora maggiore se osserviamo che di fatto la Danimarca è uno dei paesi che hanno da sempre estratto più petrolio in Europa.
Il nostro continente, come presumibile, è una delle aree dove il consumo raggiunge i picchi più alti. Ecco perché bisogna partire dall’inizio di questa catena, ovvero dalla riduzione delle estrazioni stesse. Insomma: la notizia è davvero positiva per l’Europa tutta.