Sono passati ormai un paio di mesi da quello che ha rappresentato l’evento politico per antonomasia in questo particolarissimo 2020: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Queste hanno visto trionfare il candidato democratico Joe Biden. Il Presidente uscente sembra non aver accolto la sconfitta nel migliore dei modi, annunciando ricorsi e non facendo mai le congratulazioni al suo avversario. Nel frattempo Donald Trump torna a far parlare di se, rispetto ad un evento che è accaduto in Scozia e che interessa una sua proprietà.
Il Trump Aberdeenshire Golf Resort infatti non sarà più riconosciuto come “luogo di speciale interesse scientifico”. Perderà dunque la possibilità di fregiarsi della denominazione di riserva naturale.
Nulla di nuovo
Siamo perfettamente a conoscenza del negazionismo ambientale che ha contraddistinto la scorsa presidenza negli Stati Uniti. Il fatto che il paese considerabile “faro” del mondo occidentale si sia defilato dal rispetto degli accordi di Parigi del 2015 suona come un qualcosa di abbastanza esplicativo.
Nel caso della Scozia invece, Trump si è trovato ad avere a che fare con l’ambiente in una chiave personale. Il golf club e l’annesso albergo di sua proprietà hanno alterato le condizioni ambientali peculiari della zona. Secondo l’agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente infatti l’infrastruttura sportiva e quella alberghiera hanno intaccato l’habitat naturale di flora e fauna.
Addirittura, l’autorità scozzese sostiene che non sia presente nessuna possibilità di recupero rispetto allo spot naturale ormai degradato. Non sappiamo quanto ciò inficerà sugli introiti della proprietà di Trump in Scozia, ma certamente non possiamo che considerarla una pessima notizia. Per l’ennesima volta infatti gli interessi personali finiscono per generare danni permanenti a quella che dovrebbe essere la priorità di ognuno: la conservazione del patrimonio naturale. Essendo poi protagonista della vicenda una personalità con il passato e la mentalità appartenenti a Donald Trump, l’errore di rimanere sorpresi probabilmente è il nostro.