Come avrete avuto modo di notare, ci piace moltissimo segnalarvi alcuni progetti di architettura incentrati sul rispetto della natura e sulla sostenibilità. Forse al giorno d’oggi risulta un concetto mainstream, ma in realtà non c’è nulla di meglio che pensare in maniera lungimirante al nostro benessere assieme a quello della Terra.
Volenti o nolenti, dobbiamo ammettere che la maggior parte di questi prende vita nella stessa zona del mondo: la scandinavia. Le popolazioni nordiche hanno infatti una propensione speciale al rispetto dell’ambiente e alla ricerca di soluzioni che, pragmaticamente, possano essere congeniali in tutti i sensi. Oggi vogliamo parlarvi di un progetto particolarmente ingegnoso…
Ecco il Parkipelago
Svezia, Norvegia, Finlandia e soprattutto Danimarca dunque fanno parte dell’avanguardia nel campo ambientale. La conversione dell’agricoltura verso una totalità biologica è solo uno dei moltissimi pezzi del puzzle che questo piccolo stato sta costruendo.
Vi avevamo parlato tempo fa della Copenhill, un termovalorizzatore polifunzionale in grado di ospitare un grandissimo numero di attività sportive all’esterno della struttura. Oggi invece vogliamo parlarvi di un parco galleggiante, detto “Parkipelago“, che sorgerà a Copenaghen durante il prossimo anno. I lavori sono stati traslati, come ovvio, a causa della pandemia di Coronavirus.
Il progetto è dello Studio Fokstrot, con la partecipazione dell’architetto australiano Marshall Blecher. L’idea è quella di costruire alcune isole verdi capaci di galleggiare sull’acqua. La composizione in legno renderà questi atolli, se necessario, ancora più “green“.
“Le isole sono progettate per essere in grado di muoversi, per essere flessibili nell’uso, nelle dimensioni e nella posizione”
Con le debite precauzioni previste per i bambini che frequenteranno questo originalissimo parco, tra qualche mese vedremo sorgere una delle opere più rivoluzionarie degli ultimi anni. Sarà possibile raggiungere le isole artificiali solo tramite canoa o windsurf, e su queste sorgeranno esclusivamente specie di piante endemiche della zona. Un’iniziativa davvero bellissima!