Il fondo sovrano della Norvegia si rivolge alle aziende che finanzia con una richiesta: combattere l’inquinamento da plastica nei mari per proteggere la loro stessa crescita
Il fondo sovrano della Norvegia, ovvero l’organismo gestito dalla banca centrale della nazione, ha annunciato di volersi impegnare per combattere l’inquinamento degli oceani che deriva dalla plastica. Già nel 2017 aveva deciso di azzerare gli investimenti nei settori del petrolio e del gas. Proseguendo in questa direzione ha quindi escluso dagli investimenti le aziende considerate incapaci di adeguarsi a determinati standard etici.
Il fondo sovrano della Norvegia è il più grande del mondo: ha mostrato di aver compreso che la plastica è il più grande problema per gli oceani e l’ambiente tutto, e che si tratta di un elemento fondamentale per tutta l’economia. Per questo, come sostiene il direttore del fondo Yngve Slyngstad, ci si aspetta “che le imprese si impegnino per garantire un approccio sostenibile”. Principalmente la nuova richiesta è rivolta ai produttori di plastica affinché si convertano all’economia circolare, ma anche ai pescatori per quanto riguarda le pratiche di pesca sostenibile.
Si tratta di una richiesta che tocca dunque molte delle novemila imprese che il fondo della Norvegia finanzia, sparse in più di settanta nazioni: come sottolineano i dirigenti del fondo, lo stesso modello di business di queste società, in molti casi, dipende proprio “dalla salute degli oceani: se questa continuasse a degradarsi, le aziende ne pagherebbero le conseguenze. E gli investitori, di conseguenza, verrebbero penalizzati sul lungo periodo”.
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