Arrivano dalla Cina i forni solari che cuociono i cibi in tubi di vetro riscaldati da specchi: si potrà cucinare di tutto senza emissioni di gas serra e fumi inquinanti, senza consumare energia
Presentati dalla Himin Solar Energy Group, azienda cinese specializzata nell’energia solare, i primi forni solari: forni speciali in cui i cibi vengono cotti dentro tubi di vetro riscaldati da specchi. Si cucina quindi senza sprecare energia e senza produrre emissioni di gas inquinanti e Co2.
Questi speciali forni solari sono composti da un tubo di vetro chiuso da due tappi in metallo, e sorretto da un treppiedi che lo tiene inclinato su due specchi: gli specchi riscaldano il tubo grazie al sole, e alzano la temperatura interna fino a 400 gradi. Si può dunque arrostire il pesce in un quarto d’ora e far bollire l’acqua in mezz’ora. Per mostrarne le potenzialità, l’azienda ha organizzato un festival gastronomico nella Solar Valley cinese, a Dezhou, in cui 24 chef hanno cucinato per moltissime persone usando proprio questi forni per preparare ricette tipiche cinesi tra le più varie.
Una delle grandi potenzialità di questi forni è che non inquinano e non sprecano: pregi che in Cina sono particolarmente apprezzati dato che il paese non ha fonti fossili, se non il carbone che è responsabile dell’alto tasso di inquinamento. La maggior parte dei cinesi cucina infatti con carbone e legno, e sono ancora moltissime le centrali elettriche che inquinano. La società che ha prodotto i forni vuole invece permettere a fornire a ben metà della popolazione mondiale forni solari in dieci anni per rivoluzionare il modo di cucinare.
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