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Scandinavia, i danni del riscaldamento globale: temperature anomale

Superate di oltre dieci gradi le temperature stagionali, la Scandinavia sta vivendo dei mesi bollenti con roghi e correnti calde. Una situazione anomala che è una conseguenza del surriscaldamento globale

Anche la Scandinavia sta vivendo sulla pelle i danni del surriscaldamento globale: a causa dell’aumento delle temperature, la stagione estiva sta significando per le regioni del nord Europa alte temperature ben sopra le medie nazionali e numerosi roghi. Il riscaldamento del pianeta e le correnti calde che arrivano dal nord Africa sono responsabili di picchi di oltre i trenta gradi, temperature eccezionali in queste zone. A Stoccolma e Uppsala sono stati toccati anche i 34 gradi quando in genere le temperature di luglio non vanno oltre i 22.

Si tratta di una situazione anomala per la Scandinavia che non è preparata a gestire temperature simili che non sono la norma in nessuna stagione: ecco perché, mancando anche in molti luoghi impianti di condizionamento, le alte temperature stanno portando danni di salute soprattutto agli anziani, e si riscontrano numerosi decessi. Al contempo sono molto numerosi i roghi nelle foreste della Svezia dovuti appunto alla siccità e al caldo. Le precipitazioni sono infatti sotto la media di ben sette volte: una situazione mai registrata nell’ultimo secolo.

I cambiamenti climatici sono responsabili di questa situazione nel Nord: gli studiosi hanno riscontrato il rallentamento della circolazione atlantica meridionale che trasporta l’acqua calda dei Tropici in queste regioni e l’acqua fredda verso sud. Se la corrente rallenta aumenta l’effetto serra perché si cattura meno anidride carbonica. Una situazione dovuta anche all’azione umana: nelle zone più popolate, negli ultimi 40 anni si registrano estati che diventano sempre più calde e inverni sempre più freddi.

 

Photo credit: Pixabay.it

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