Un’enorme balena realizzata con rifiuti in plastica è esposta a Bruges fino al 16 settembre in occasione della Triennale d’arte: un’opera per aumentare la percezione delle persone circa il problema dell’inquinamento e della plastica che soffoca gli oceani
Quando l’arte diventa opera di sensibilizzazione circa temi importanti per il mondo intero: è il caso dell’opera Skyscraper, una balena di rifiuti in plastica che è diventata l’opera più rappresentativa della Triennale d’arte di Bruges. Questa balena composta esclusivamente da spazzatura è stata realizzata dall’artista e architetto newyorkese, cinese di origini, Lesley Chang, che ha presentato insieme al suo Studio Kca una balena in plastica che spunta fuori da uno dei canali della città belga.
Un’interpretazione attuale e consapevole del tema della Triennale di quest’anno che è “Liquid City”: tra le varie idee, spicca quella della Chang che intende le città liquide come l’oceano e le balene come grattacieli. La sua opera vuole accendere i riflettori sulla quantità di plastica che sta soffocando gli oceani, ed è stata realizzata raccogliendo ben cinque tonnellate di rifiuti in plastica che hanno formato la tristemente nota isola di rifiuti che si è formata nel Pacifico.
L’opera della Chang sarà visibile a Bruges sino al 16 settembre. Tutta la Triennale d’arte ha in realtà posto l’attenzione sull’ambiente e l’ecologia in generale: un’altra opera ad esempio, realizzata dal collettivo di architetti Rotor, ha presentato l’opera What’s Eating the Chinese Mitten Crab raccogliendo in uno spazio i risultati di una ricerca sulla presenza, dovuta al progressivo riscaldamento globale, del Granchio Peloso Cinese nei fiumi europei, che altera l’equilibrio dei corsi d’acqua stessi mettendone a rischio la biodiversità.
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