Cresce Ecosia, il motore di ricerca che pianta alberi
Supera la quota di 26 milioni di alberi piantati grazie a click e pubblicità Ecosia, il motore di ricerca che utilizza i ricavi per piantare alberi
Crescono sempre di più i numeri della sfida che vuole dimostrare che anche il web sa essere ecologico e sostenibile: Ecosia, il motore di ricerca che sfida Google usando gli introiti di click e pubblicità piantando alberi. Fondato da Christian Kroll nel 2009, il motore di ricerca conta oggi oltre 3 milioni donati per oltre 26 milioni di alberi piantati, con l’obiettivo al miliardo entro il 2020.
L’idea, semplice in partenza, è partita in salita. Sia cliccare sugli annunci che navigare tramite il motore di ricerca crea guadagno, di cui l’80 per cento serve per finanziare nuovi alberi. L’associazione no profit che sta dietro Ecosia ha negli anni contribuito alla riforestazione in Madagascar, Spagna, Brasile, Perù, Marocco, Indonesia, Burkina Faso, organizzando i progetti insieme ad altre associazioni no profit in modo che il tutto sia svolto dalle comunità locali affinché possano godere dei frutti degli alberi e della riqualificazione dei luoghi. Grazie ad Ecosia infatti vengono rinnovate intere zone desertiche in cui è alta l’erosione, e grazie agli alberi non solo si hanno a disposizione fiori e frutta stagionali ma si attraggono gli animali, vengono rigenerati i fiumi e di conseguenza il terreno che può riaccogliere le coltivazioni.
Il sito è cresciuto molto velocemente soprattutto negli ultimi due anni: nello specifico il fatturato del 2017 è cresciuto di tre volte nel giro di pochi mesi, e al momento il contatore di Ecosia che tiene conto degli alberi che si piantano tocca punte di 700 mila a settimana: un successo che dimostra che anche fare ricerche su internet può dare una mano al pianeta e alla lotta contro il riscaldamento del clima.
Photo credit: @Ecosia
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