Vino, Montefalco punta al 75% in meno di fitofarmaci
Vini sempre più green in Umbria. A farsi portabandiera di questa scelta ecologica il Consorzio Tutela Vini Montefalco che punta a ridurre l’utilizzo di fitofarmaci nella produzione del vino.
Il progetto pilota del Montefalco Sangrantino DOCG diventa un modello di produzione agricola esteso a tutta la regione Umbria. La rivoluzione lanciata dalla filiera vitivinicola dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, nato nel 2015, diventa oggi Smart Meteo e verrà applicato non solo a tutti i vigneti umbri ma anche ad altri tipi di coltivazione sempre mantenendo immutata la sua natura di assistente tecnologico “in campo” a servizio di tutti i produttori, che permette di ottenere bollettini meteo e previsioni a lungo termine, informazioni sullo stato di salute reale delle piante utili a superare il sistema dei trattamenti a calendario.
“Un valido aiuto che ha consentito di effettuare interventi mirati solo in caso di presenza di agenti patogeni, riducendo in maniera significativa l’utilizzo dei fitofarmaci. Oggi portiamo sui mercati, a partire da ProWein, prodotti più sostenibili e in linea con le esigenze dei consumatori – spiega Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco – L’obiettivo, con Smart Meteo, è di raggiungere una riduzione del 75% su tutto il territorio umbro. Massimizzando i vantaggi del protocollo, l’Umbria potrebbe toccare quota 60 milioni di euro di farmaci non somministrati in agricoltura, una rivoluzione ecosostenibile ed economica sorprendente che siamo fieri di aver innescato”.
Grazie al modello di Montefalco si riesce a raggiungere, nei primi tre anni di applicazione in vigna, circa 175 euro l’ettaro di risparmio. Con l’applicazione del protocollo all’interno di tutte le aziende del Sagrantino, 60 circa per poco più di mille ettari, si abbattono tonnellate di prodotti chimici, corrispondenti a circa 88 mila euro, con un risparmio complessivo stimato in circa 105 mila euro annui. In Umbria i terreni coltivati coprono ben 340 mila ettari. Smart Meteo auspica, pertanto, a realizzare un’ambiziosa rivoluzione di innovazione agricola, che consentirà un maggior rispetto del territorio e una produzione più sostenibile e qualitativamente superiore. Le denominazioni di origine Montefalco si arricchiscono, dunque, di vini sempre più attenti all’ambiente, molti dei quali faranno il loro ingresso sul mercato estero in occasione del ProWein 2018. Un banco di prova importante: l’export pesa circa il 70% sul fatturato complessivo dei vini di Montefalco, contro una propensione all’export del 52% del comparto del vino italiano.
Nel 2017, le aziende del territorio hanno esportato fuori dai confini nazionali quasi il 10% in più rispetto all’anno precedente, soprattutto verso la Germania mercato di riferimento per rossi e bianchi fermi prodotti in maniera sostenibile. Il 12% dei tedeschi, infatti, dichiara di aver consumato vino green, soprattutto italiano e l’84% si dichiara interessato a continuare acquistarlo in futuro.
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Photo Credit Montefalco