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Safer Internet Day: la Giornata della sicurezza digitale. Quali sono i rischi della rete

Istituita nel 2004, il 6 febbraio ricorre la Giornata mondiale della sicurezza in rete, che ha lo scopo di sensibilizzare sui rischi legati alla navigazione in internet. Con un occhio ai minori

Malware, spam, truffe, furti di dati sensibili, ma anche stalking e cyberbullismo. Sono termini che risuonano ogni giorno legati al mondo in cui siamo tutti costantemente immersi: quello della rete. Ricorre oggi 6 febbraio la Safer Internet Day, la Giornata mondiale della sicurezza in rete che ha proprio lo scopo di diffondere il più possibile i rischi legati alla navigazione in internet con lo scopo di sensibilizzare gli utenti e metterli in guardia. In un settore che, purtroppo, vede nascere sempre nuovi “pericoli” digitali.

Una parte dei rischi legati alla rete comprende la vulnerabilità dei dispositivi stessi, esposti ad attacchi che, tra bug e virus, rischiano la dispersione di dati sensibili o la compromissione di computer stessi. Ma il problema non è solo puramente informatico e coinvolge le fake news come anche le truffe che si nascondono online, oltre alla dipendenza stessa dalla rete, o ai reati come il sexting o lo stalking. Ed è qui che entra in merito la fascia di utenza più a rischio e che necessita di maggiore protezione: quella dei bambini, o dei minori in generale.

Proprio per la tutela dei minori, in occasione del 6 febbraio Telefono Azzurro ha proposto a varie aziende ed enti, tra cui Facebook, la Rai, all’Agi,  Csr Manager Network, Smemoranda, di sottoscrivere la Carta di Milano con cui ci si impegna, in dieci punti, di rispettare la dignità del minore, tramite sistemi di verifica dell’età sui social, ad esempio, o individuando soluzioni per risolvere l’esposizione dei minori al materiale pornografico presente in rete (recentemente Google ha rimosso dai propri store moltissime app contenenti materiale pornografico).  Secondo i sondaggi infatti, il 41 per cento degli adolescenti teme di avere contatti con malintenzionati tramite internet o di subire atti di cyberbullismo. Un problema che dovrebbe portare ad azioni concrete ed efficaci per tutelare la privacy dei minori che navigano.

Photo credit: Pixabay.it