Samsung ha studiato le batterie al grafene che si caricano in 20 minuti: una bella svolta per tutti quelli che hanno sempre dei problemi con il proprio smartphone. Nel frattempo però Greenpeace ha deciso di lanciare una petizione contro il colosso dell’elettronica: come andrà a finire?
Samsung ha studiato un sistema che coinvolge il grafene e che potrebbe permettere di porre fine alla batteria scarica degli smartphone. Questo materiale dovrebbe essere una vera e propria svolta per tutti quelli che hanno problemi con la ricarica. In questo modo le classiche batterie agli ioni di litio potrebbero essere caricate cinque volte più velocemente rispetto al normale. Il risultato? La batteria del cellulare carica in soli venti minuti.
Lo ha annunciato il Samsung Advanced Institute of Technology (SAIT), la divisione di ricerca del colosso sudcoreano dell’elettronica (che sta lavorando ad una soluzione che possa ridurre il tutto a dodici minuti). Samsung ha brevettato queste speciali batterie in Corea del Sud e negli Stati Uniti, tuttavia ci vorrà un po’ di tempo prima che vengano sviluppate e perfezionate del tutto. Probabilmente ci sarà da aspettare almeno un paio d’anni. Unico inconveniente? Sicuramente il prezzo troppo elevato. Dettaglio non poi così trascurabile.
Le polemiche
Nel frattempo Geeenpeace ha lanciato una petizione contro Samsung per convincere l’azienda a fare la propria parte nella lotta al cambiamento climatico. “Questo gigante addormentato è troppo grande per essere ignorato, e non abbiamo tempo da perdere” si legge nella petizione dell’organizzazione ambientalista, in cui si chiede a Samsung di “smettere di alimentare il cambiamento climatico”, come riporta l’Ansa. Attualmente Samsung utilizza solo l’1 per cento di fonti rinnovabili a differenza di altre compagnie (come Apple, per esempio) che si sono impegnate a raggiungere il 100 per cento di energia pulita.
Basti pensare a quello che è successo lo scorso anno con Galaxy Note 7: Samsung ha deciso di sospendere in via temporanea la produzione di questi modelli dopo gli episodi che hanno visto alcuni smartphone prendere fuoco. “Siamo consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma quest’azione è necessaria affinché possiamo continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per assicurare che la sostituzione del prodotto avvenga senza ulteriori inconvenienti e in modo efficiente”.
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