Telomeri: estensione del nostro DNA
I ricercatori del Centro Nacional de Investigaciones Oncológicas (CNIO) di Madrid, capitanati dalla biologia molecolare Maria Blasco, hanno recentemente scoperto un nuovo metodo per allungare naturalmente i telomeri che si accorciano con l’età causando l’invecchiamento. Il telomero è la regione terminale di un cromosoma composta di DNA altamente ripetuto che protegge l’estremità del cromosoma stesso dal deterioramento o dalla fusione con cromosomi confinanti. Il suo nome deriva dal nome greco telos ‘fine’ e da merοs ‘parte’. Riuscire a renderli più lunghi e resistenti, potrebbe fornire un grande contributo agli studi sull’invecchiamento.
Per potenziare i telomeri sono state sperimentate varie tecniche che introducono modifiche nel DNA.
I ricercatori spagnoli hanno tentato un approccio completamente diverso, nato da una scoperta casuale fatta nel 2009 quando, lavorando con le cellule staminali indotte (ricavate cioè da cellule adulte riprogrammate e ringiovanite), hanno accertato che quando sono pluripotenti (capaci cioè di differenziarsi in diversi tipi di cellule) riescono a raddoppiare naturalmente la lunghezza dei loro telomeri.Lo stesso accade anche nelle normali cellule embrionali, e proprio da queste i ricercatori sono partiti per generare topi con cromosomi più lunghi nel 100% delle loro cellule.
Gli scienziati hanno generato alcuni topi di laboratorio con tutte le cellule dell’organismo programmate per invecchiare più lentamente. Queste cavie vivono il 13% più a lungo, libere da tumori, obesità e diabete. Ciò è possibile proprio grazie ai questi nuovi cromosomi anti età, dotati alle estremità di cappucci protettivi più lunghi della norma che sono stati ottenuti per la prima volta senza modificare il DNA, ma sfruttando una particolare capacità delle cellule staminali embrionali. Il clamoroso risultato, è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications, e conforta l’idea che per determinare la longevità, non bisogna operare solo sulla modificazione dei geni, ma che vi sono possibilità per estendere la durata della vita senza alterare il DNA.
Questi topi hanno meno tumori e vivono più a lungo. Altro elemento importante è che sono più magri della norma perché accumulano meno grasso. Inoltre mostrano un invecchiamento metabolico più lento, con livelli più bassi di colesterolo ed un’aumentata tolleranza all’insulina ed al glucosio. Con il passare del tempo il loro Dna si danneggia meno ed i loro mitocondri funzionano meglio.