Tutto made in Italy il sacchetto per la differenziata compostabile
Un’azienda italiana produce un sacchetto per la differenziata utilizzabile per umido, carta e verde: perfetto esempio made in Italy di economia circolare per un sacchetto compostabile realizzato con carta riciclata
Arriva questa volta dall’Italia un perfetto esempio di economia circolare nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti. Si tratta di sacchetti per la spazzatura fatti con carta riciclata, colle e inchiostri a base d’acqua e quindi compostabili e completamente biodegradabili. Sono il prodotto dell’azienda Sumus, che si trova a Carmignano di Brenta in provincia di Padova, il cui motto è proprio quello dell’economia circolare made in Italy.
I sacchetti nascono dalla raccolta, nella differenziata della carta che arriva poi alle cartiere dove viene riciclata e spedita poi a Sumus. L’azienda provvede poi a trasformare la materia prima recuperata in un sacchetto che si potrà utilizzare per buttare l’umido o anche la stessa carta. Si tratta di sacchetti compostabili e quindi non devono essere separati dal contenuto prima di essere gettati via ma si incorporano ai rifiuti seguendolo nel processo di riciclo. Si adattano particolarmente bene ai rifiuti organici: il fondello interno che li costituisce mantiene il fondo del sacchetto piatto, con una maggiore capacità assorbente che ne impedisce rotture e resistenza ai liquidi. Ne deriva quindi anche una diminuzione dei problemi relativi al tenere l’umido in casa.
La produzione e il magazzino oltre alle materie prime e ai prodotti finiti si trovano tutti nello stesso stabilimento con una produzione ottimizzata per ridurre spreco e impatto ambientale al minimo. Virtuosi i prodotti così come l’azienda che li produce! La Sumus ha infatti firmato un accordo con il consorzio Comieco che segue il riciclo di imballaggi a base cellulosica per migliorare la qualità e la quantità della raccolta in Italia. Produce anche sacchi per la raccolta dei rifiuti da giardino, appositamente studiati per resistere all’uso. Un vero esempio da seguire.
photo credit pixabay