Cani e gatti con il diabete, spesso il padrone non lo sa
Uno su cinquecento tra cani e gatti ha il diabete ma spesso il padrone ignora la patologia del proprio animale. Prevenire però si può: l’argomento al centro del mese del diabete di cane e gatto che si tiene a novembre
Ad un animale domestico su 500 viene diagnosticato il diabete di tipo due: i gatti e le cagnoline sono i più colpiti ma spesso i padroni ignorano la patologia che è al centro del mese di cura e prevenzione dedicata a cani e gatti, che è appunto novembre.
Il cane in genere è colpito solo dal diabete di tipo 1, e le femmine ne vengono colpite il doppio rispetto ai maschi. Ci sono alcune razze ad essere più a rischio: setter inglese, beagle, Dobermann, labrador. Nei gatti invece compare di più quello di tipo 2, con i maschi castrati ad essere più colpiti: dimostrato è inoltre il collegamento tra l’obesità e la comparsa della malattia, cosa che non è successa ancora per il cane. Quello che spesso i padroni ignorano oltre alla malattia è che spesso è lui stesso a trasmettergliela involontariamente proprio con una alimentazione inadeguata. Quindi il problema sta nella prevenzione prima e poi nella sottodiagnosi: spesso si trovano animali con altri problemi, in apparenza, per cui poi si scopre essere presente il diabete.
La malattia che si attesta ora attorno all’1 per cento è in aumento, e il problema sono anche le complicanze che possono derivarne, come la debolezza negli arti per i gatti e la cataratta nei cani. Quindi importante è osservare campanelli d’allarme come la sete intensa, la perdita di peso, la sonnolenza o il pelo più rado e opaco. Se curato in tempo e correttamente il diabete degli animali può essere tenuto sotto controllo come quello umano, tramite una dieta appropriata e una terapia insulinica, ma sta tutto nella diagnosi precoce e nella prevenzione: gli animali devono mangiare correttamente e giocare per combattere obesità e sedentarietà.