PalaYamamay: il tempio del volley italiano diventa green con l’Equity Crowdfunding
Il Palayamamy diventa sempre più green grazie ad un progetto di finanziamento avviato grazie all’Equity Crowdfunding. L’obiettivo economico è stato quasi raggiunto e i risultati sono stati resi noti.
Sono stati presentati il 29 agosto i risultati della prima campagna europea di Equity Crowdfunding per sostenere un progetto di efficientamento energetico che vede protagonista l’impianto sportivo Palayamamay, tempio del volley italiano. I risultati sono stati annunciati dall’assessore allo sport Gigi Farioli, dal patron dell’UYBA Volley, Giuseppe Pirola, dall’amministratore delegato di Infinityhub Spa e di EYS BA Srl, Massimiliano Braghin e dall’operations manager di WeAreStarting Srl (portale web di equity crowdfunding), Carlo Allevi.
Dal valore complessivo di 337mila euro, il progetto prevede il rifacimento degli impianti di illuminazione, con l’installazione di lampade led, e di riscaldamento con un sistema misto che prevede una nuova caldaia e pompe di calore, al fine di ottenere un notevole e maggiore risparmio energetico. Attraverso l’Equity Crowdfunding (strumento di finanziamento delle PMI, StartUp, PMI Innovative e OICR attraverso piattaforme regolamentate dalla Consob), cittadini e aziende possono sostenere l’iniziativa, acquisendo piccole partecipazioni in cambio di futuri rendimenti economici garantiti: “Un modello di finanziamento che consente la raccolta online di capitale da parte di più investitori, i quali, in proporzione all’investimento, diventano co-proprietari, diventando soci a tutti gli effetti dell’offerente. Tramite l’investimento si ottengono i relativi diritti patrimoniali che ne derivano, ivi compresi la distribuzione di dividendi futuri o il capital gain – Come ha spiegato Braghin – Non ci rivolgiamo solo agli addetti ai lavori, si tratta di un’opportunità di investimento per tutti, partendo da un minimo di 200 Euro: il rendimento è del 6-7% e si può contare su un beneficio fiscale del 30%”.
Non è soltanto un discorso di natura esclusivamente finanziaria, ma anche di partecipazione. Infatti, il progetto incentiva un ritorno economico sul territorio e crea relazioni positive tra i soci, persone, artigiani, professionisti, piccoli risparmiatori, studenti e imprese. Al momento hanno aderito 14 realtà (4 aziende e 10 persone fisiche provenienti soprattutto da Veneto, Piemonte, Lombardia, Toscana). In 40 giorni sono stati raccolti 61mila euro su 65mila, secondo obiettivo stabilito dai promotori, e raddoppiato il primo target, fissato in 36mila euro.
L’assessore Gigi Farioli ha affermato che “il progetto, che nasce da lontano, è il primo esempio concreto e di successo di un piano di valorizzazione e di efficientamento energetico di una struttura sportiva con l’utilizzo dell’equity crowfunding. Raggiunti gli obiettivi prefissati, ho chiesto di estendere al 7 settembre la scadenza della raccolta per lasciare il tempo a tutti, soprattutto ai giovani e ai bustocchi, di entrare a far parte del progetto e di cogliere la possibilità di aderire a questa innovativa forma di investimento, perché questo impianto sia ancor di più considerato un patrimonio del territorio e della città”.
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