Digiuno intermittente: come dimagrire cambiando l’ora dei pasti
Una delle ultime tendenze in fatto di diete è quella del digiuno intermittente: modificare orario dei pasti allungando il periodo di digiuno può avere un effetto maggiore in termini di dimagrimento. Uno studio ha spiegato come
Si può dimagrire non modificando ciò che si mangia, ma cambiando l’orario dei pasti? Secondo i principi del digiuno intermittente, l’ultima tendenza in fatto di dieta sì, e lo sostengono diversi studi che mostrano come cambiare orario di colazione, pranzo e cena ha un effettivo riscontro positivo in termini di dimagrimento. Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Nutritional Sciences e condotto dai ricercatori dell’Università del Surrey ha infatti analizzato per la prima volta sulle persone gli effetti di una dieta in cui i pasti sono ravvicinati e si allunga il periodo di digiuno della notte.
Su sedici volontari per dieci settimane sono state sperimentate due strategie: mentre un gruppo mangiava con i soliti orari, ad un gruppo è stato chiesto di far colazione 90 minuti in ritardo e di cenare con 90 minuti di anticipo rispetto al solito, con conseguenti tre ore di digiuno in più durante la notte. Il gruppo che ha seguito il digiuno intermittente ha mostrato un miglioramento dei livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, con una perdita di grasso corporeo maggiore rispetto al gruppo che mangiava ad orari tradizionali.
Uno dei problemi di una dieta simile è sicuramente la sua sostenibilità: per questo motivo i ricercatori non hanno posto restrizioni rispetto alla tipologia di cibo da consumare, o alle quantità; è emerso in ogni caso che chi seguiva il digiuno intermittente mangiava di meno avendo meno appetito, essendo di meno le opportunità di mangiare. Intento dei ricercatori è ora continuare le ricerche per capire come questa dieta possa essere compatibile con gli stili di vita classici, per progettare studi più ampi su un’alimentazione limitata nel tempo.
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