Governo, sanzioni inasprite per chi non rispetta l’obbligo: se non ci si adegua subito sono dolori
Nuove misure per contrastare un fenomeno tragico e purtroppo diffuso. Le autorità alzano il tiro contro chi mette a rischio la vita dei più piccoli.
L’estate porta con sé non solo vacanze e relax, ma anche tragedie che si ripetono con preoccupante regolarità. Un fenomeno che colpisce l’Italia e il mondo intero, causando decine di morti ogni anno. Di fronte a questi eventi drammatici, le istituzioni non restano a guardare e decidono di intervenire con maggiore severità.
Il governo italiano ha recentemente annunciato un inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta un obbligo cruciale per la sicurezza dei bambini e troppo spesso disatteso con tragiche conseguenze che occupano a sprazzi i titoli dei giornali. Ma di quale obbligo si tratta esattamente? E perché le autorità hanno deciso di intervenire con tanta fermezza? L’analisi delle cause non può che confermare la bontà di questa scelta.
Stretta sulle sanzioni per chi non usa i dispositivi anti-abbandono
Il governo italiano ha deciso di inasprire le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo di utilizzare i dispositivi anti-abbandono per i bambini sotto i 4 anni. Una mossa che mira a contrastare una piaga che solo nel 2024 ha già fatto registrare numerose vittime a livello globale.
Attualmente, le sanzioni prevedono una multa di 81 euro (ridotta a 56,70 se pagata entro 5 giorni) e la decurtazione di 5 punti dalla patente, che diventano 10 per i neopatentati. In caso di recidiva entro due anni, si aggiunge la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Tuttavia, queste misure non sembrano essere sufficienti a prevenire le tragedie.
L’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) ha rilanciato la campagna “Non dimenticarmi” in seguito al recente caso di Marcon, dove una bambina di un anno è morta dopo essere stata dimenticata in auto per ore. L’associazione sottolinea come questi episodi siano purtroppo frequenti, con centinaia di bambini che perdono la vita a causa di colpi di calore in veicoli chiusi.
Il problema non è solo italiano: negli Stati Uniti, ad esempio, nel 2023 sono morti 29 bambini in circostanze simili, e nel 2024 le vittime sono già 13. Le cause di questi tragici eventi sono varie: nel 53% dei casi i bambini vengono “inconsciamente dimenticati”, nel 26% rimangono intrappolati mentre giocano in auto, e nel 18% vengono lasciati consapevolmente dai genitori durante una commissione.
Di fronte a questi numeri allarmanti, le autorità stanno valutando un ulteriore inasprimento delle sanzioni per chi non si adegua all’obbligo dei dispositivi anti-abbandono. L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare i genitori e ridurre drasticamente il numero di vittime innocenti. La sicurezza dei più piccoli non può essere lasciata al caso o alla distrazione. Nuove misure molto più severe forse riusciranno a rinfrescare la memoria anche ai genitori più distratti e incoscienti.