Niente benzina o elettricità: questo nuovo materiale è perfetto per l’auto del futuro e non inquina
Usare l’elettricità per le auto è l’unica soluzione per combattere il cambiamento climatico? Secondo la ricerca esiste un modo migliore.
La benzina è da sempre il carburante delle auto e nell’ultimo periodo si sta progressivamente facendo una transizione verso l’elettricità. Purtroppo però, le riserve di petrolio non sono infinite e, nonostante le attuali tecnologie di estrazione permettano di accedere a giacimenti prima inaccessibili, sappiamo bene che le risorse petrolifere si esauriranno nel tempo.
Inoltre, sebbene l’elettricità rappresenti una soluzione più pulita rispetto alla benzina, presenta anch’essa delle sfide. La produzione di elettricità rinnovabile è intermittente e inoltre, le batterie necessarie per immagazzinare l’elettricità hanno limiti tecnologici e ambientali, tra cui l’estrazione di materiali rari e il loro smaltimento. Per questi motivi, è essenziale trovare altre fonti che possano sostituire l’utilizzo di petrolio ed energia per alimentare le auto. E la scienza sta facendo passi da gigante in merito.
Grazie alla ricerca, le auto del futuro potrebbero funzionare con un carburante rivoluzionario che non solo è pulito, ma anche sostenibile. Questo nuovo carburante non è né benzina né elettricità, ma il risultato di un innovativo ciclo di carbonio chiuso che utilizza l’anidride carbonica (CO2) come materia prima per produrre metano, una fonte di energia più pulita.
Il carburante del futuro per le auto
I ricercatori della McGill University hanno sviluppato un nuovo catalizzatore che può convertire l’anidride carbonica in metano utilizzando minuscole particelle di rame chiamate nanocluster. Questo processo, noto come elettrocatalisi, utilizza elettricità rinnovabile per trasformare la CO2 atmosferica in metano senza aggiungere nuova anidride carbonica all’atmosfera. Questa innovazione rappresenta una svolta significativa rispetto ai metodi tradizionali di produzione di metano dai combustibili fossili.
Uno degli aspetti più affascinanti di questa tecnologia è il ciclo di carbonio chiuso che essa permette. In pratica, l’anidride carbonica è catturata dall’atmosfera e convertita in metano. Quando il metano viene utilizzato come combustibile, l’anidride carbonica rilasciata può essere nuovamente catturata e riconvertita in metano.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Applied Catalysis B: Environment and Energy, è stata possibile grazie al supporto della Canadian Light Source (CLS) presso l’Università del Saskatchewan. Il team di ricercatori sta lavorando per perfezionare ulteriormente il catalizzatore e valutarne le applicazioni su scala industriale. Insomma, le potenziali applicazioni di questa tecnologia sono enormi.
Immagina un futuro in cui le auto non solo non emettono CO2, ma contribuiscono attivamente a ridurre la quantità di questo gas serra nell’atmosfera. Speriamo di essere sempre più vicini ad un futuro in cui le auto e altre tecnologie non solo non inquinano, ma contribuiscono attivamente a proteggere il nostro pianeta.
