I cani sono sensibili al pianto del padrone e provano ad aiutarlo
I cani non sono solo in grado di provare emozioni, ma sono anche sensibili al pianto del proprio padrone. A scoprirlo una nuova ricerca della Johns Hopkins University.
Cani sensibili? Certamente. Che i cani siano degli animali molto intelligenti, capaci di capire le emozioni dell’uomo, è ormai cosa risaputa. Ma quando il padrone piange, il cane come si comporta? I cani non solo sono in grado di capire le emozioni del padrone, ma agiscono di conseguenza per aiutarlo e non si fermano di fronte a nulla pur di prestargli aiuto, specie se sentono che è in pericolo.
A rivelarlo è stato un recente studio condotto Emily Sanford della Johns Hopkins University e coordinato da Julia Meyers-Manor. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Learning and Behaviour, dove si afferma che la ricerca ha coinvolto 24 coppie di cani e padroni. I cani erano di varie razze e di varie dimensioni. L’esperimento ha visto il padrone essere “bloccato” in una stanza per dare l’idea al cane che fosse intrappolato. Il cane era collocato in una stanza vicina, da dove riusciva a sentire la voce e le “richieste d’aiuto” del padrone. Nel 50% dei casi al padrone era stato chiesto di gridare aiuto e fingere di piangere; nell’altra metà dei casi il padrone doveva chiedere aiuto, ma allo stesso tempo canticchiare un motivetto allegro, quindi non lamentandosi.
L’esperimento è stato un successo ed è emerso che tutti i cani sono sensibili alla richiesta di aiuto del padrone, si adoperano per cercare di aprire la porta ed entrare nella stanza da dove proviene la voce o il “grido d’aiuto” del padrone. È stato evidenziato come i cani i cui padroni fingevano di piangere, lamentarsi o simulare una situazione di pericolo sono molto più rapidi e penetrano nella stanza in meno di metà tempo degli altri, come se il pianto del padrone toccasse la loro sensibilità, svegliando le loro percezioni.