Scoperte in Sicilia foreste di rari coralli e nuove specie sui fondali
Ritrovata sui fondali delle isole Eolie in Sicilia una ricca biodiversità marina con coralli rari e nuove specie di pesci e molluschi mai avvistate sinora: la scoperta da parte dei ricercatori dell’organizzazione Oceana
I ricercatori dell’organizzazione Oceana, che si occupa della conservazione degli oceani, hanno scoperto sui fondali del mare in Sicilia una ricca biodiversità che comprende una foresta di coralli ritenuti a rischio estinzione insieme a nuove specie: il tutto al largo delle coste dell’arcipelago delle isole Eolie. Il ritrovamento è avvenuto durante una spedizione volta a studiare i vulcani sottomarini delle Eolie, della durata di un mese.
I ricercatori di Oceana hanno esplorato sette diverse zone d’interesse, tra cui banchi sottomarini e montagne sottomarine isolate. Sono stati dunque individuati, ad esempio, una specie di corallo bambù, ad alto rischio estinzione, e il corallo nero, che si trova nel mar Mediterraneo ma in colonie vecchie oltre duemila anni. I campioni e i rilievi sono stati effettuati con un robot subacqueo che ha filmato e scattato foto sino a quasi mille metri di profondità.
I risultati raccolti mostrano la ricca biodiversità dei fondali della Sicilia che nascondono ad esempio coralli neri con uova di squalo, coralli sia rossi che gialli, ma anche predatori come ascidie e spugne. Si tratta di specie mai viste nel Mediterraneo, come una specie di stella marina nota come Zoroaster fulgens, o un pesce, il ghiozzo di Kolombatovic, che si credeva diffuso solo nel mar Adriatico settentrionale, o ancora tartarughe marine come le caretta caretta e diverse specie di molluschi. Per questa ricchezza Oceana si batterà ora affinché l’arcipelago delle Eolie istituisca un’area marina protetta per proteggere il ricco e vasto patrimonio che le sue acque custodiscono: “queste acque rimangono in gran parte inesplorate e nascondono una biodiversità molto ricca” ha spiegato il direttore della ricerca.
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