Curiosità

Addio prezzi bassi su Shein, Temu e AliExpress: tutta colpa dell’UE

I prezzi bassissimi di siti come Temu, Shein e AliExpress potrebbero diventare ben presto un ricordo. Ecco perché e cosa sta succedendo.

Chi è solito fare acquisti online, molto probabilmente, usa spesso quei siti noti per vendere prodotti a prezzi bassissimi e, quindi, davvero concorrenziali rispetto a quelli che si troverebbero nei comuni negozi. Si tratta di prodotti che, nella maggior parte dei casi, sono davvero ben fatti. Non corrispondono in tutto e per tutto alla descrizione, ma il più delle volte valgono decisamente la spesa.

Una convenienza che molto presto potrebbe svanire a fronte di una decisione che potrebbe essere intrapresa a breve in Ue. Scopriamo di quale si tratta e perché negozi come Temu, Shein e AliExpress sono da considerarsi a rischio.

Addio ai prezzi bassissimi sui negozi online: ecco cosa succede

Quando si fanno acquisti online, una delle prime cose che si controllano sono i costi del prodotto e della spedizione. Lo scopo è infatti quello di acquistare i prodotti che si desiderano in totale comodità e magari risparmiando anche in fatto di soldi. Per questo motivo alcuni store cinesi, noti per vendere prodotti a prezzi davvero bassissimi, hanno preso sempre più campo, spingendo persino un colosso come Amazon a puntare sulla possibilità di aprire uno store a parte e dedicato.

Addio ai prezzi bassissimi sui negozi online
Arriva la stretta dall’UE per siti come Temu e AliExpress – biopianeta.it

Fin qui tutto sembra essere rose e fiori e portare a nuove opportunità di acquistare a costi davvero irrisori prodotti che altrimenti costerebbero anche il triplo. C’è però un ostacolo che in questi giorni si sta facendo sempre più grande e che è rappresentato dall’UE. Secondo quanto riportato dal Financial Times, infatti, ci sarebbe in atto una proposta che punterebbe a ridurre la libertà di azione di store come Shein, Temu e AliExpress. L’idea è quella di imporre dei dazi doganali anche su spese al di sotto di 150 euro. E questo perché nell’ultimo anno, dai paesi terzi sarebbero arrivati miliardi di pacchi con un valore al di sotto di questa cifra (che al momento rappresenta la soglia sotto la quale non si paga la dogana) che hanno messo a dura prova le dogane.

Sebbene al momento non ci sia nulla di definitivo, quindi, esiste la possibilità (non troppo remota) che le cose cambino presto e che acquisti anche ipoteticamente economici vengano poi aumentati a causa delle spese doganali. Una mossa che cambierebbe sicuramente il modo di fare acquisti online e che renderebbe gli stessi più dispendiosi.

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