Questa città italiana non esisterà più tra pochi anni: la previsione catastrofica
Uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia prevede che a metà del II secolo una città italiana sarà sommersa dall’acqua.
L’innalzamento del livello globale del mare in alcune regioni è più che preoccupante. Purtroppo, una nota città italiana è diventata un simbolo degli effetti del riscaldamento globale e della crisi climatica. Molti sanno che se non si invertiranno i trend negativi finirà presto sott’acqua.
Una nuova ricerca degli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che hanno analizzato i dati sull’innalzamento del livello delle maree, mostra che parte di essa sarà sommersa entro il 2150. Di seguito, scopriamo maggiori dettagli sulla previsione e di quale città si tratta.
Previsioni nere per il 2150: la famosa città sarà sommersa dall’acqua
Uno studio condotto da un team di scienziati italiani ha rivelato che l’iconica Piazza San Marco sarà sommersa nel 2150 a causa del graduale innalzamento del livello del mare a Venezia. Quest’ultima è composta da 118 piccole isole nella laguna del Golfo. È una baia chiusa e poco profonda di 212 miglia quadrate nella parte settentrionale del Mar Adriatico.
La città dista circa due miglia e mezzo dalla terraferma e un miglio dal mare aperto. Nel complesso è una delle attrazioni turistiche più famose al mondo ma da decenni è alle prese con inondazioni sempre più frequenti. Ogni anno la linea dell’escursione della marea attorno a Venezia aumenta di circa mezzo centimetro. All’isola del Lido è esattamente 4,2 mm, lungo Malamocco 5 mm. Se si continua di questo passo, Venezia sarà sommersa già nel 2150.
Nei loro calcoli, i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti dal centro mareografo di Venezia e le informazioni satellitari sullo sprofondamento dei terreni tra il 2008 e il 2023. Come spiega l’autore dello studio, Marco Anzidei dell’INGV, l’innalzamento globale del livello del mare, combinato con consistenti frane, sta portando a erosione costiera sempre più intensa, ritiro delle spiagge e invasione del mare interno.
Il fatto che Venezia sarà sommersa dall’acqua mette a rischio non solo la situazione socioeconomica della città, ma anche la condizione dell’ambiente. La laguna poco profonda è un ecosistema unico e sensibile, visitato ogni anno da decine di specie di pesci migratori che depongono le uova nelle acque brachicefaliche della laguna.
La soluzione provvisoria sarà il progetto MOSE, operativo dal 2020, che prevede la costruzione di barriere mobili sugli isolotti di Lido, Malamocco e Chioggia per proteggere l’accesso alla laguna in caso di grande ondata di piena. Le barriere sono già state alzate 78 volte in quattro anni. Purtroppo il MOSE è una soluzione temporanea che non ha alcuna relazione con il fatto che tra più di un secolo Venezia sarà sommersa.