Ambiente

Inquinamento ambientale colposo, parte in Italia il primo storico processo

A Torino si sta scrivendo una pagina storica nella lotta contro l’inquinamento ambientale. Per la prima volta, amministratori pubblici regionali e comunali sono chiamati a rispondere di inquinamento ambientale colposo davanti alla giustizia penale italiana.

Tra gli imputati figurano nomi di spicco della politica locale, come gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino, nonché l’ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

Gli imputati sono sotto accusa per non aver adottato misure adeguate tra il 2015 e il 2019 per contenere i livelli di inquinanti nell’aria entro i limiti consentiti. Secondo i consulenti tecnici della Procura, questa mancanza avrebbe causato oltre mille morti premature e numerosi ricoveri ospedalieri.

L’inchiesta ha preso le mosse da un esposto presentato sette anni fa da Roberto Mezzalama, presidente del comitato Torino Respira, che ha voluto dare voce alla preoccupazione crescente per la qualità dell’aria nella città piemontese.

Primo processo in Italia per inquinamento ambientale colposo

Il comitato Torino Respira è stato fondamentale nello sviluppo delle indagini grazie alle sue memorie di approfondimento sui rischi legati allo smog. Simona Ferrero, membro del comitato ed esperta in Medicina interna all’Ospedale Molinette di Torino, ha evidenziato come l’inquinamento influisca negativamente sulla salute dei bambini aumentando il rischio di infezioni respiratorie e asma e potenzialmente ritardando lo sviluppo neurocognitivo.

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Inquinamento ambientale, arriva il processo (BioPianeta.it)

Durante il processo denominato “Smog”, il comitato chiederà di costituirsi parte civile al fine di fornire un contributo scientifico significativo alla causa. Marino Careglio, avvocato del comitato, sottolinea l’importanza del processo nel fare chiarezza sulle cause dell’elevata concentrazione degli agenti inquinanti nell’aria torinese e sui danneggiamenti alla salute pubblica che ne sono conseguiti.

Nonostante la battaglia legale sia ancora in corso, il comitato Torino Respira non interrompe le sue attività volte a sensibilizzare la popolazione sull’inquinamento atmosferico. Una nuova azione è prevista per il 26 giuno con lo scopo di raccogliere dati sull’ozono troposferico – un altro importante indicatore della qualità dell’aria – che tende ad aumentare durante i mesi estivi anche a causa degli effetti del riscaldamento globale.

Questo primo processo penale italiano per inquinamento ambientale colposo contro amministratori pubblici segna un momento cruciale nella percezione sociale e istituzionale dell’inquinamento atmosferico come problema sanitario urgente da affrontare con decisione. La città di Torina diventa così teatro di una vicenda giudiziaria senza precedenti che potrebbe avere importantissime ripercussionien sulla gestione delle politiche ambientali locali e nazionalia favore della salute pubblica.

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