Il grande progetto green nel cuore dell’Europa: così si vuole difendere l’Amazzonia del vecchio continente
Un nuovo grande progetto per il bene del Pianete. Parliamo delle foreste vergini d’Europa e l’azione dei Filantropi
Il 65% delle foreste vergini in Europa si trova in Romania, con 6 milioni di ettari di territorio inabitato dall’uomo e un’ecosistema con flora e fauna più abbondante d’Europa. Per questo alcuni filantropi ambientalisti hanno deciso di acquistare dei terreni sui Carpazi meridionali, sui Monti Faragas, zona definita l’Amazzonia d’Europa.
Il loro obiettivo è difendere il territorio dall’abbattimento illegale e dalla deforestazione. Inoltre, il loro progetto è la creazione di una sorta di Yellostone in Europa, un parco come quello degli Stati Uniti dove si difendono diversità di ambienti e specie nel cuore dell’Europa.
In questo modo non solo si tutela l’ambiente ma anche le popolazioni locali che vivono grazie a quello che la natura offre. Il progetto dello Yellostone d’Europa potrebbe essere solo il primo passo per salvaguardare gli ultimi polmoni verdi del nostro continente.
Lo Yellostone d’Europa: un patrimonio da tutelare
La Romania ha una fortuna incredibile dal punto di vista naturalistico: montagne alte fino a 2mila metri come i Carpazi occidentali o meridionali; pianure immense come quelle della Transilvania; fiume lunghissimi come il Danubio che attraversa tutto lo stato prima di gettarsi nel Mar Nero; laghi bellissimi come quelli del Delta del Danubio o quelli glacialis dei Carpazi orientali.
Un paese ricco dal punto di vista naturalistico ma anche culturale con città antiche e suggestive come Bucarest la capitale oppure Sibiu o Sighisoara. Un patrimonio da tutelare assolutamente perché prezioso per tutti noi europei. Eppure c’è chi non ha resistito alla tentazione dell’oro verde delle foreste romene: negli ultimi anni sono stati abbattuti circa 300mila ettari tra taglio legale ed illegale.
Per questo alcuni filantropici ambientalistici hanno deciso di intervenire acquistando terre per proteggerli dalla cementificazione selvaggia. La speranza è quella che possano diventare un parco nazionale protetto proprio come lo Yellostone negli Stati Uniti dove nessuno può costruire o tagliare alberi e si preserva l’ambiente così com’è.
Questo tipo di intervento non solo serve a proteggere l’ambiente ma anche le popolazioni locali che spesso dipendono da quello che la natura offre per vivere: agricoltura sostenibile, allevamento pastorizio, turismo eco-compatibile possono essere sviluppati per garantire lavoro alle persone senza intaccare i beni di valore naturalistico presenti nel territorio.
Inoltre se il progetto dei Montifagaras andasse a buon fine potrebbe aprire la strada ad altri interventi di salvataggio ambientalistiche servono proprio a preservare l’ultimo polmone verde dell’Europa centrale ed orientale dai Balcani alla Russia passando per i Paesi Baltici fino all’ex Unione Sovietica compresa Ucraina e Bielorussia dove ci sono aree ancora incontaminate da civilizzazione moderna. Solo insieme possiamo fare qualcosa per invertire questa tendenza distruttiva nei confronti del nostro pianeta perché ciascuno de noi può fare qualcosa partendo dalle piccole azioni quotidiane fino alla informazione sensibilizzazione degli altri su questi tempi importanti per tutti noi oggi ma soprattutto per le generazioni future.