Le cialde del caffè si buttano nell’umido? Arriva la risposta ufficiale
Probabilmente state sbagliando tutti: sapete dove si buttano le cialde del caffè? Ecco cosa prevede la raccolta differenziata.
Sempre più persone hanno preso l’abitudine di prepararsi il caffè a casa e questo per due motivi: le abitudini che cambiano per velocità e per costo, e l’avanzamento senza limiti della tecnologia. Il tempo di una moka spesso la mattina può diventare ingestibile, anche perché il caffè va controllato, c’è sempre il rischio di poter bruciare tutto se non si torna in tempo ai fornelli.
La mattina però si va di corsa e tutta l’operazione potrebbe risultare troppo lunga. In soccorso sono arrivate le macchine del caffè a cialda. Queste ultime inizialmente venivano viste come una spesa eccessiva, che magari poteva permettersi un single ma non un’intera famiglia, motivo per cui non erano riuscite a fare realmente breccia. Le cose però sono cambiate negli ultimi anni.
Da una parte la tecnologia è andata avanti: adesso è possibile anche fare cappuccino e tante altre bevande, proprio come al bar, comodamente a casa premendo un solo tasto; dall’altra l’aumento dell’inflazione. Il caro vita che ci siamo ritrovati a vivere da dopo il Covid ha fatto sì che sempre più persone preferissero fare l’investimento della macchina del caffè perché, fatto a casa, si paga sui 0,25 centesimi e riesce ad abbattere l’euro e cinquanta che chiede il bar.
Dove buttare le capsule del caffè usate? Fare la differenziata nel modo giusto
Ora che la maggior parte delle persone ha una macchina del caffè a cialde a casa e la utilizza nel quotidiano, è bene fare un attimo chiarezza su dove buttare le cialde utilizzate secondo le regole della raccolta differenziata. Il giusto comportamento si riferisce a seguire le linee guida relative alle diverse tipologie di capsule.
Esistono in plastica, in alluminio e compostabili. Nel primo caso andrebbero aperte, sciacquate e buttate nella plastica, nel secondo caso direttamente nella raccolta alluminio e nel terzo caso direttamente nell’umido. Il problema lo danno invece quelle tipologie di contenitori a metà tra l’alluminio e la plastica.
In questo caso diventa difficile differenziare tutti i componenti e si potrebbe optare per il secco residuo. C’è però da sottolineare che non è affatto ecologico e che se si ha del tempo e si vuole rispettare le regole per un mondo più pulito, allora si dovrebbero separare tutte le parti per poi buttare ogni parte del secchio giusto. Scegliere aziende che producono capsule compostabili è comunque la decisione migliore.