Salute e benessere

Se noti questi fiori durante una passeggiata in campagna non toccarli assolutamente: altamente velenosi

Capita spesso di fare una passeggiata, ma è opportuno non tocca tutti i fiori: alcuni potrebbero essere letali. Ecco di quali si tratta. 

Quando si raccolgono delle erbe spontanee capita spesso di imbattersi nelle piante velenose, non tutti però sono in grado di riconoscerle. Anche in questo caso è opportuno imparare ed evitare di correre rischi per la propria salute (e anche per quella altrui).

La conoscenza di cosa sia pericoloso e cosa no è fondamentale in casi come questi. Avventurarsi fra i boschi o in aperta campagna è una cosa non sconsigliata, anzi, ma raccogliere i fiori è da evitare, specialmente quando non si conosce la pianta in questione e non si ha la certezza di cosa si stia toccando, raccogliendo e odorando.

Rivolgersi ad un esperto risulta più che mai fondamentale, così da conoscere foglie, fiori e frutti potenzialmente pericolosi ed evitare di interagire con loro, rovinando così una tranquilla passeggiata rilassante con una corsa al pronto soccorso.

Quali sono le piante più velenose al mondo

Come prima cosa c’è da dire che bisogna fare un distinguo fra piante tossiche e piante velenose. Le piante tossiche possono provocare irritazioni cutanee, reazioni allergiche e disturbi di vario genere. Le piante velenose, invece, possono essere letali e causare la morte, specialmente se ingerite, proprio a causa del veleno.

Oleandro
L’oleandro è una delle piante velenose e letali, massima attenzione – Biopianeta.it

In alcuni casi è sufficiente anche una piccola dose per provocare danni letali. Nel caso delle tossiche c’è bisogno di una grande quantità per causare degli effetti negativi. Ma quali sono le piante più pericolose e tossiche? È sicuramente velenosa l’aconito napello, pianta erbacea diffusa nelle Alpi e utilizzata nell’antichità per avvelenare le lance.

Lo stramonio comune è invece denominato l’erba del diavolo. Ha dei fiori bianchi e proprietà allucinogene: può provocare nausea, dolori addominali e anche il decesso. Altra pianta tossica è la mancinella. Ingerire i frutti di questa pianta può provocare gonfiore alla gola, problemi respiratori e anche gastrointestinali. Si tratta di una pianta che si trova nei Caraibi, alle Bahamas, nell’America Centrale e in quella Meridionale.

Risultano letali anche l’Eupatorium rugosum, l’oleandro (letale per ogni specie animale) e la cicuta maggiore. L’elenco non finisce qui perché anche il ricino (Ricinus communis) con i suoi semi, la belladonna (Atropa belladonna) e il tasso (Taxus baccata) sono alquanti pericolosi e potenzialmente letali. Non fa eccezione anche l’abro che ha delle bacche rosse: l’ingestione può provocare il decesso. Bastano pochi microgrammi di abrina per causare la morte.

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