Riciclo, lo pneumatico diventa un campo di calcio
L’arte del riciclo sta arrivando a livelli sempre più alti. L’ultima notizia, molto divertente, è di questi giorni: le gomme delle auto, giunte a fine vita, possono diventare campi da calcio e tennis. Gli pneumatici, infatti, una volta dismessi, rientrano in gioco, è proprio il caso di dirlo, per fare da fondo artificiale al rettangolo di gioco. Due nuovi campi sportivi in gomma riciclata da pneumatici fuori uso sono appena stati donati all’amministrazione comunale di Pollica, in provincia di Salerno, da Ecopneus, la società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale degli pneumatici fuori uso: i campi contengono la gomma riciclata ottenuta dal trattamento di circa 165 tonnellate di pneumatici fuori uso, l’equivalente in peso di oltre 18mila pneumatici per autovettura. Una nuova tecnologia di riciclo consente infatti di renderli riutilizzabili grazie a un nuovo impianto di triturazione, realizzando un materiale adatto a diversi impieghi. L’applicazione non riguarda infatti solo il calcio ma anche i campi da golf, i campi da gioco nei parchi pubblici, e ancora per piste ciclabili, bordi di piscine e pannelli fonoassorbenti. In particolare, in questo caso, il riciclo della gomma dagli pneumatici serve per realizzare un campo da tennis e uno da calcio a 7, quest’ultimo formato da un sottostrato antishock in gomma riciclata su cui è stata posata dell’erba sintetica con intaso in granulo di gomma nobilitato e sabbia. Queste superfici garantiscono anche prestazioni migliori rispetto ai campi in erba naturale: hanno infatti minore necessità di manutenzioni, come il taglio dell’erba, l’irrigazione, la concimazione, i trattamenti fito-sanitari, la ri-seminatura; la possibilità di giocare tutto il giorno e in tutti i giorni; l’uniformità della superficie (senza avvallamenti, zolle sollevate, pozzanghere); la resistenza alle differenti condizioni atmosferiche e stagionali (ad esempio drenando immediatamente e totalmente l’acqua piovana). Anche il campo da tennis è stato realizzato partendo da un materassino antishock in gomma riciclata colato in opera, che ha la funzione di donare elasticità alla superficie consentendo allo stesso tempo un ottimale ritorno elastico all’atleta. Su questo strato è stato poi posato un manto in erba sintetica per garantire il necessario grip anche per gli “scambi” più impegnativi. Tanto per dare un po’ di numeri, solo nel 2015 in Campania sono state raccolte dalla filiera Ecopneus complessivamente ben 22.887 tonnellate di pneumatici Fuori Uso, di cui 9.812 tonnellate nella provincia di Napoli, 6.385 nel Salernitano, 3.387 a Caserta, 1.842 ad Avellino e 1.461 a Benevento.
Anche nel 2016 proseguono in linea i prelievi presso gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta la Regione, con oltre 5mila tonnellate già raccolte nel primo trimestre. Ecopneus oramai da tempo, in Campania come nel resto d’Italia, coordina le operazioni di rintracciamento, raccolta, trattamento e recupero (insomma di tutta la catena del riciclo) dei pneumatici fuori uso, da cui ottiene principalmente la gomma riciclata impiegata per realizzare asfalti “modificati”, isolanti acustici, arredi urbani e superfici sportive come quelle realizzate a Pollica.
La prima a crederci è stata l’Atalanta
Quello di Pollica però non è il primo caso del genere: da tempo infatti, grazie alla partnership tra Atalanta e Ecopneus, anche la squadra della Primavera bergamasca gioca su un nuovissimo campo da gioco dalle performance di altissimo livello, realizzato proprio con gomma ottenuta con il riciclo degli pneumatici. Inaugurato al Centro Sportivo “Cesare e Achille Bortolotti” di Zingonia, il campo su cui gioca la squadra Primavera dell’Atalanta è stato realizzato proprio con gomma riciclata da pneumatici fuori uso. Attraverso la partnership con Ecopneus, dunque, l’Atalanta è stata la prima società di Serie A a poter vantare un campo in erba sintetica contenente gomma riciclata, dalle massime prestazioni e realizzato grazie alle tecnologie più moderne di riciclo. Nel campo da gioco in erba sintetica realizzato per l’Atalanta, il granulo proveniente da pneumatico viene impiegato sia come materiale da intaso tra i fili d’erba che nello strato sottostante la superficie da gioco, migliorando il livellamento delle fondazioni, donando elasticità alla superficie e favorendo la restituzione dell’energia all’atleta. Nell’intaso, invece, il granulo ha una funzione prestazionale necessaria ai fini dell’assorbimento degli shock, nel prevenire la deformazione verticale della superficie, mantenendo alti standard qualitativi per il rotolamento e il rimbalzo del pallone.
«La partnership con l’Atalanta è un’iniezione di fiducia per tutte le aziende e tutto il comparto industriale connesso alle applicazioni TyreField, le superfici per lo sport realizzate con gomma riciclata da pneumatico fuori uso. Già i primissimi riscontri avuti dai giocatori dell’Atalanta confermano le prestazioni che ci aspettavamo dal campo, e siamo convinti che questo accordo possa fare da volano per una diffusione sempre più ampia dei TyreField anche tra le altre società calcistiche dei massimi livelli», è stato il commento del direttore generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta.
Non solo Serie A: il lato sociale del riciclo
Ma non finisce qui: gli pneumatici fuori uso infatti sono ormai da tempo diventati un campo da calcio anche per i detenuti nel carcere di Siena. Il tutto proviene da un progetto che ha voluto coniugare sport sociale e tutela ambientale, realizzato da Uisp e Ecopneus. Una parte dei pneumatici utilizzati per l’impianto sportivo è stata prelevata dalle 2mila tonnellate di gomme che erano ammassate abusivamente in una collina a Rapolano Terme (Siena) e che sono state prelevate dalla società Ecopneus. Quegli stessi pneumatici fuori uso sono stati trasformati in granuli utilizzati per la pavimentazione del campo sportivo dell’Istituto penitenziario Santo Spirito, uno spazio di 150 metri quadrati ricavato all’interno delle mura perimetrali del carcere in cui sono stati impiegati 2.350 Kg di gomma riciclata. Un altro campo da calcio di erba sintetica, sempre realizzato riciclando gli pneumatici fuori uso, è stato donato alla comunità da Ecopneus: è quello a Gragnano, presso l’Istituto “Vincenzo D’Amato”. Il campo, esattamente come gli altri, può essere utilizzato senza pause, con elevata intensità, anche in condizioni climatiche avverse. Il sottotappeto del campo è formato da un materassino antishock alto 3 cm realizzato in granulo di gomma dagli pneumatici, legato con resine poliuretaniche, per il quale sono stati utilizzati 18 kg di granuli per metro quadrato. Sul sottostrato poggia un tappeto in erba artificiale intasato con sabbia e granuli verdi.
«Oggi è una giornata da incorniciare per tutti noi», ha detto per l’occasione il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano che ha presenziato all’inaugurazione. «Ecopneus ha donato alla comunità di Gragnano un magnifico strumento di aggregazione sociale per i nostri ragazzi e ha dimostrato come le aziende possano svolgere un ruolo determinante nel sistema educativo e sociale dello Stato». Soddisfazione è stata espressa anche da Giovanni Corbetta: «Crediamo fermamente nella circular economy, un modello di sviluppo sostenibile capace di generare impatti positivi sul territorio e per la comunità». L’utilizzo dei materiali derivati dal recupero degli pneumatici nello sport consente dunque un triplice vantaggio. Primo, quello ambientale, dato che si contribuisce alla riduzione del consumo di materie prime vergini utilizzando un materiale abbondante e ricavato dal trattamento di un rifiuto. Poi c’è il vantaggio economico: a parità di prestazioni e di resa, questi materiali costano circa un decimo rispetto i materiali vergini comunemente utilizzati, contribuendo parallelamente al consolidamento di un mercato sostenibile per le materie prime seconde dello pneumatico. Infine, la gomma degli pneumatici consente prestazioni e una resa complessiva della pratica sportiva in alcuni casi addirittura migliore rispetto ai materiali comunemente utilizzati.