Cervello ringiovanito e più attivo in soli 6 mesi: ecco cosa fare secondo uno scienziato
Si può far ricrescere un cervello “rattrappito” dall’età che avanza? E in che modo? La risposta vi stupirà.
Vi siete mai chiesti cosa succede esattamente al nostro cervello quando invecchiamo? Purtroppo, nella maggior parte dei casi nulla di buono. La materia grigia segue la sorte del nostro corpo in generale: pian piano si indebolisce e, letteralmente, si “restringe”.
Ma non è un processo inevitabile (o almeno non del tutto). C’è un modo per rallentare, e persino invertire, il restringimento cerebrale associato all’età. A sostenerlo è Brad Sutton, docente di bioingegneria presso il Grainger College of Engineering dell’Università dell’Illinois ed esperto di neuroscienze dell’invecchiamento cerebrale. Nel corso delle sue ricerche, il professore ha scoperto qualcosa di sorprendente.
Il cervello è un organo molto complesso, con molti “ingranaggi” al suo interno che collaborano per mantenerlo in funzione quando invecchiamo. Grazie alla risonanza magnetica, è possibile rilevare i cambiamenti nella struttura cerebrale e monitorare il funzionamento della “materia grigia”. Infatti, a livello strutturale il nostro cervello subisce tutta una serie di cambiamenti dovuti all’avanzare dell’età.
Il “tagliando” al cervello: quando, come e perché
“Il tessuto cerebrale viene sostituito da spazi pieni d’acqua, per cui si verificano riduzioni di volume – spiega il prof. Sutton -. E cambiamenti strutturali si verificano anche a un livello più sistemico“. La buona notizia è che possiamo intervenire su questi processi a nostro vantaggio. Occorre un piccolo sforzo e un po’ di fatica, ma ne val la pena.
L’esercizio cardiovascolare è notoriamente associato a un miglioramento della funzione cognitiva negli anziani (e non solo): partendo da questa premessa, un team dell’Università dell’Illinois capeggiato dal prof. Sutton ha studiato come l’attività fisica influenzi la struttura cerebrale. “Solo osservando le dimensioni del cervello, possiamo constatare che le persone anziane che si sottopongono a esercizio fisico guadagnano tessuto cerebrale in appena sei mesi“, ha rimarcato lo scienziato.
“E di solito se riusciamo a vederlo in un’immagine, l’effetto è piuttosto importante“. Avete letto bene: solo sei mesi di attività aerobica regolare possono invertire, almeno in parte, gli effetti dell’invecchiamento sul cervello. Tuttavia, con l’avanzare dell’età può diventare più difficile per il nostro corpo gestire questo allenamento.
Proprio per questo Sutton e i suoi colleghi hanno avviato uno studio clinico per indagare se effetti simili possono essere assicurati dalla pratica dello yoga. La sperimentazione è ancora in corso, ma la speranza è che si arrivi a risultati simili a quelli ottenuti con l’esercizio aerobico.