Approvata la direttiva Case Green: adesso i proprietari di casa sono nei guai
Dopo ampie discussioni politiche, alla fine la tanto temuta Direttiva Case Green è stata approvata e adesso i cittadini dovranno adeguarsi.
La direttiva Case Green impone un radicale cambiamento in tutto il comparto immobiliare europeo, e a nulla sono valse le contestazioni di politici, esperti e associazioni consumatori.
Entro il 2030 tutte le nuove costruzioni dovranno essere a impatto zero, e poi entro il 2050 tutti gli immobili dovranno essere a emissioni zero. Nel mentre, i vari Stati Membri dovranno attuare secondo le loro necessità i piani per arrivare a raggiungere questi obiettivi, e tra le prime azioni ci sarà sicuramente quella di bloccare eventuali bonus per caldaie a gas e/o a combustibile fossile.
La domanda però è: dove troveranno i soldi i proprietari di case? Anche perché secondo le prime stime del Codacons la spesa per ogni appartamento o villetta o edificio sarà abbastanza consistente. Ma scendiamo nel dettaglio.
Adesso la Direttiva Case Green è approvata, ecco quanto costerà rendere la casa più sostenibile
La direttiva europea Case Green è ufficialmente avviata e attiva. Il voto ha visto 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti.
Da qui alle prossime scadenze, ovvero 2030, 2035 e 2050, ogni Stato membro sarà tenuto a elaborare un piano nazionale che preveda una “riduzione graduale del consumo energetico degli edifici residenziali“: è prevista una diminuzione del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Entro il 2050, invece, tutti gli edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero.
Se da una parte si “salvano” edifici storici, agricoli e/o quelli di particolare valore storico/architettonico, strutture temporanee, chiese e luoghi di culto, chi ha una casa – magari acquistata col mutuo e dopo i sacrifici di una vita – dovrà per forza effettuare i lavori di ristrutturazione.
Ma quali sono questi lavori? Codacons ha stilato alcune previsioni e riflessioni; le case dovranno salire di classe energetica e per farlo (a seconda della situazione) dovranno essere fatti interventi come:
- la sostituzione degli infissi con finestre a doppi vetri e comunque più efficienti
- cappotto esterno
- sostituzione caldaia a gas con pompa di calore e pannelli fotovoltaici
Guardando ai dati diffusi dall’ISTAT, sono almeno 12 milioni le case ad uso residenziale che dovranno essere migliorate energeticamente, di almeno due classi. Ipotizzando interventi come quelli sopra descritti, il Codacons ha stimato un onere per famiglia che può variare dai 20 ai 60 mila euro. Un investimento molto importante che non tutti possono permettersi, nemmeno con qualche bonus che concede sgravi fiscali. Non resta che assistere agli eventi e capire cosa succederà. Di sicuro si parla già di una svalutazione delle case che non saranno oggetto di lavori del 40%.