Curiosità

Scoperta la ‘città di Dio’ nello spazio: può cambiare completamente tutta la nostra prospettiva

In una foto del telescopio spaziale Hubbl, tenuta nascosta: forse la spiegazione della nascita dell’Universo

Siamo da soli nell’universo? Quante volte gli appassionati dei film di fantascienza si saranno chiesti se effettivamente solo il nostro pianeta Terra sia abitato e perché soltanto il nostro se le condizioni per sviluppare la vita siano estese in qualche altra galassia, magari distante anni luce dalla nostra. D’altronde le scoperte in ambito astronomico ci hanno mostrato immagini dell’universo, impensabili fino a 15 anni fa, persino il suono che produce un buco nero e delle onde gravitazionali.

Di pari passo con l’avanzare della tecnologia che offre ai nostri studiosi preziosi strumenti sempre più potenti per la ricerca, essi riescono a mettere piccoli pezzi per riempire il grande puzzle della composizione dell’Universo e ciò dà modo agli astronomi di elaborare la grande quantità di informazioni che essi ci forniscono. Come per esempio stabilire che un tempo su Marte era presente l’acqua, fotografare le tempeste solari e studiare le sue influenze sui pianeti compresa la Terra.

L’occhio di Hubble scruta l’universo per noi: troverà tracce aliene?

Uno di questi strumenti eccezionali è Hubble, telescopio spaziale che prende il suo nome dall’astronomo Edwin Hubble, che mise a punto col collega M. Humason la legge empirica di distanza redshift tra le galassie, che portò al concetto di universo in espansione. Questo telescopio che nel 1990 viene lanciato in orbita, scansiona con le sue lenti potentissime spazi di universo proibiti ai telescopi sulla Terra, consentendogli di inviare immagini molto nitide e particolareggiate.

città nello spazio
Scoperta una nuova città nello spazio – biopianeta.it

Il 26 dicembre 1994 Hubble ha inviato una foto della galassia NGC3079 lontana da noi 55 milioni di anni luce, all’interno di questa massa luminosa c’era una macchiolina bianca, che venne studiata e ingrandita tramite le lenti del telescopio orbitante fino a scoprire come un’immensa città fluttuante. E poiché all’epoca le immagini scattate del telescopio, erano pubbliche, una testata americana il World Weekly News nel 1995 intitolò a tutta pagina “scoperta la città di Dio”

Successivamente, le foto sono state secretate ed oggi non possiamo più navigando nel web trovare le immagini inviate da Hubble sul sito ufficiale della NASA: probabilmente queste notizie non vengono comunicate per non gettare allarme nella popolazione, come tutte quelle testimonianze di persone che affermano di avere visto oggetti volanti non identificati (UFO) che vengono perlopiù ignorate. Forse ancora non siamo abbastanza evoluti per comprendere come comunicare con una eventuale civiltà di un’altra galassia, probabilmente mancano ancora parecchie tessere del puzzle per scoprire se veramente siamo soli nell’Universo.

 

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